NAPOLI – ‘La Gazzetta dello Sport’, in un articolo a firma di Giulio Di Feo, analizza il momento d’oro dei gemelli del gol: Juanmi e Josè Callejon. Riportiamo parte del pezzo della ‘rosea’.
“… José a Napoli si sta ritagliando un ruolo da stella e pure Del Bosque lo tiene d’occhio per la nazionale, Juanmi è diventato una stella del calcio boliviano al Bolivar di La Paz. Entrambi hanno un compaesano come tecnico: Benitez per José, El professor Portugal, ex mediano del Real di Boskov, per Juanmi. Poi stesso colore di maglia, azzurro, e stesso giorno d’estate per sventolarla davanti a fans e giornalisti, il 17 luglio. Diverse però le vie per arrivarci (pagato 10 milioni l’uno, mollato dai greci del Levadiakos l’altro) …”
“… Juanmi ha faticato un mese per abituarsi a giocare in altura, ma ora ha la squadra in mano. Rispetto a José segna meno (4 contro 7), ma è questione di ruolo. Era così anche quando giocavano insieme in Segunda B nel 2007-08 e il conto finale fu di 21 a 9. La scatola nera della separazione delle carriere forse è proprio lì: José andò all’Espanyol e a furia di prodezze dopo 3 anni la casa blanca lo ricomprò, Juanmi scelse il Maiorca ma non attecchì e restò in Segunda. Ora fanno i conti con le bellezze locali: il pastore di José va già forte tra i presepai di San Gregorio Armeno, Juanmi aspetta il giorno giusto per andare in gita sul lago Titicaca. D’estate si riuniscono con il camp per ragazzi che hanno messo su, e il loro legame ha un’impronta forte pure nel cemento. A Motril, dove i due sono nati e hanno preso confidenza col pallone nei campetti di calcio a 5, hanno dedicato loro lo stadio: ora si chiama Municipal Hermanos Callejon. …”.