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Capolavoro Ciccone, vince in solitaria a Cogne la tappa n.15 del Giro d’Italia. Carapaz maglia rosa

Bentornato Ciccone! Trionfa a Cogne, stacca tutti nelle tre ascese di giornata e coglie un bellissimo arrivo in solitaria tra due ali di folla in delirio. Giusto come gli era riuscito nella tappa di Sestola al Giro d’Italia del 2016. Stessa fuga, stessa ferocia agonistica. Dice appena sceso dalla bici: “Questa è la mia terza vittoria in carriera al  Giro d’Italia ma è senza dubbio la più bella e importante. Per me vale più della maglia gialla al Tour de France“. Alle spalle dello scalatore abruzzese, alfiere della Trek-Segafredo, Buitrago a 1’31”; terzo Pedrero della Movistar a 2’19”. Carthy a 3’09”. Quinto Tusveld a  4’36”. Immutata la classifica generale, Carapaz è sempre in maglia rosa.

Destinazione Gran Paradiso

C’era da aspettarselo. La tappa n.15 ha rispettato il copione. Da Rivarolo Canavese a Cogne (178 km,3.980 metri di dislivello) i tre GPM hanno lasciato il segno. È stato un autentico tappone alpino: duro, selettivo, ricco di sorprese. Una subito, all’inizio: maxi caduta, coinvolti anche Carapaz e Landa. Tutti senza conseguenze. Partenza alle 12.25. Al via 159 corridori. Si sono ritirati in 17 tra cui l’africano-rivelazione Girmay, Tom DC’era da aspettarselo. La tappa n.15 ha rispettato il copione. Da Rivarolo Canavese a Cogne (178 km,3.980 metri di dislivello) i tre GPM hanno lasciato il segno. umoulin e il nostro Nizzolo. La corsa ha registrato sussulti da subito. Pronti-via con scatti a ripetizione. Covi ha acceso la tappa. Primi 90’ a 50 all’ora di media. Pazzesco. Lo sprint intermedio (Pollein) è vinto da De Bondt. Poi è cominciata la prima salita di giornata (Pila-Les Fleurs, m.1.421, pendenza del 15% nel tratto centrale). Primo Bouwman, si è ritirato Valerio Conti (dolore alla schiena). L’Astana è rimastain sei con Nibali regista e punta. Il secondo GPM è a 1.582 m.(Vergogne): un prima categoria al km 137.

Applausi a Nibali e Pozzovivo

Sono i veterani azzurri, quelli con la migliore classifica generale al termine della seconda settimana. Pozzovivo quinto, Nibali ottavo. A prescindere da come finirà, il lucano e lo squalo hanno sorpreso in modo nettamente positivo. Sempre presenti, spesso addirittura all’attacco. Ringiovaniti. Con la passione immutata, cristallina. Per ora sono ancora senza eredi. Superga ha esaltato Nibali. Voleva vincere. I veri campioni sono così.

Da martedì ultime 5 tappe

Lunedì 23 riposo. La terza e ultima settimana vivrà cinque tappe da leggenda. Con arrivi iconici: Aprica (martedì 24), Lavarone, Treviso, Castemonte di Udine, la Marmolada. Spettacolo finale (domenica 29 maggio) all’Arena di Verona.

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Alessandro Avico