ROMA – Carolina Kostner è stata interrogata per 12 ore, dalle 10 del mattino alle 22 del 13 ottobre, alla Procura di Bolzano nell’ambito dell’inchiesta per doping nei confronti di Alex Schwazer. La Kostner è accusata dalla procura del Coni di “complicità” e “omessa denuncia” per aver coperto l’ex fidanzato e marciatore risultato positivo al doping, ma a Bolzano è stata ascoltata come “persona informata sui fatti“.
La Procura antidoping del Coni ha infatti inviato il verbale dell’interrogatorio da lei reso lo scorso 26 settembre a Roma ed ha aggiunto anche il referto del Dco (Doping controller officer) della Wada, l’Agenzia antidoping mondiale, che il 20 luglio del 2012 busso’ a Oberstdorf a casa sua alla ricerca di Schwazer, fidanzato di allora.
Kostner è stata sentita “da persona informata sui fatti”, ha spiegato il procuratore capo di Bolzano, Guido Rispoli. Non da indagata, dunque, ma certo non deve essere stato un piacere, e sicuramente le testimonianze che si susseguono dimostrano una posizione non saldissima.
L’inchiesta della procura bolzanina vede indagato Schwazer per frode sportiva per uso di doping tra febbraio 2010 e il 2012 ma con lui sono indagati anche due medici della Federazione atletica leggera, Giuseppe Fischetto e Pierluigi Fiorella, e l’ex dirigente del settore tecnico Fidal Rita Bottiglieri, accusati tutti di favoreggiamento per la legge antidoping.
A Schwazer non viene contestato solo l’uso di epo, ma anche di numerose altre sostanze (tutte a base di testosterone) trovate in possesso dell’ex campione olimpico. L’inchiesta penale è stata chiusa a fine agosto, ma i magistrati cercano di approfondire altri aspetti. L’audizione odierna della Kostner è conseguenza dell’interrogatorio in procura del Coni, dove la, pattinatrice ha cercato di fugare ogni dubbio sulla sua buona fede.
Il nodo, emerso proprio dall’inchiesta della Procura di Bolzano, riguarda la visita degli ispettori della Wada a Oberstdorf in cerca di Schwazer, che la Kostner avrebbe coperto. Su questo rischia un deferimento e anche una lunga squalifica dalla giustizia sportiva, ma su questo a quanto pare vogliono vederci più chiaro anche i magistrati di Bolzano, prendendosi evidentemente tutto il tempo necessario.