”Purtroppo con quello che è stato fatto non posso che mantenere questa linea. E so che da parte di tanti giovani amanti del calcio ho avuto occasione di adesione a questa mia decisione”. Lo ha detto il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, ai microfoni dell’emittente barese Antenna Sud.
Il dirigente doriano è stato intervistato in occasione della tappa di Bari del progetto culturale Mus’e alla quale ha partecipato: ”Tra 15 giorni si terranno le prime sedute del collegio arbitrale e a me dispiace molto perché Cassano, a parte uno straordinario talento, se non avesse avuto quel caratteraccio, se non fosse stato un po’ sbruffone ogni tanto e senza capacità di controllo dei raptus che gli vengono, sarebbe forse uno dei più grandi giocatori del mondo”.
”Con lui – ha rivelato Garrone – c’era stato sempre un ottimo rapporto. Lui rispettava solo me nella società, ha avuto questioni con il direttore generale, questioni con gli allenatori e così via. Perché lui è ineducato, non è mai stato educato, fino a 15 anni era un piccolo delinquente, lo dice anche lui nei suoi libri”.
”E’ difficile capire – ha concluso il presidente doriano – se sarebbe in grado di controllarsi anche al di fuori delle partite ufficiali. Nell’ultimo campionato, nelle ultime 15 partite era diffidato e non ha dato l’occasione a nessun arbitro di ammonirlo e quindi ha giocato fino alla fine. E’ fragile, un carattere complesso”.