Cessione Roma-DiBenedetto: il profilo e il progetto dell’imprenditore

As Roma a stelle e striscie

ROMA- Svolta epocale per il calcio italiano: la Roma passerà, entro poche settimane, in mani americane. E’ la secondo volta per un club nazionale dopo la breve parentesi del Vicenza Calcio,  14 anni fa il club veneto venne rilevato dalla finanziaria inglese Enit.

Unicredit ha valutato l’offerta della DIBenedetto AS Roma LLC, come la “più competitiva”. C’è massimo riserbo sulle cifre ma secondo fonti finanziarie si parlarebbe di 120 milioni di euro per rilevare il club capitolino.

Il gruppo di investitori americani capitanati da Thomas Dibenedetto contano di concludere l’acquisizione dell’As Roma, per la quale tratteranno in esclusiva con l’attuale proprieta’, in un paio di settimane.

E’ quanto ha dichiarato all’agenzia Bloomberg uno dei componenti della cordata Usa, Julian Movsesian, presidente della societa’ assicurativa Succession Capital Alliance. ”Siamo stati scelti, potremmo essere gli orgogliosi proprietari nel giro di due settimane” dopo che le questioni legali saranno definite, ha detto. ”Stiamo per lavorare sui dettagli, sono molto entusiasta”, ha aggiunto.

Il progetto a stelle e striscie si articola in cinque punti:

1- Risanamento dei conti: ricapitalizzazione ed azzeramento delle perdite. Incrementare il fatturato entro 5 anni tra il 60% e il 110%.

2- Nuovi manager: arrivo di professionalità affermate nei ruoli di ad e direttore generale.

3- Arrivo di campioni di livello internazionale. Svecchiamento della rosa e rinnovo dei giocatori chiave per la squadra.

4- Rilancio del marchio: sviluppo del brand nei mercati asiatici, americani ed indiani.

5- Stadio di proprietà: realizzazione nell’arco di 5-8 anni di uno stadio di proprietà con centro commerciale e store ufficiale.

Tracciamo un breve ritratto del, probabile, nuovo presidente della Roma.

Ha 61 anni, è di Boston ma con origini abruzzesi, sposato e padre di 5 figli.  Thomas R. Dibenedetto, il magnate che secondo la Gazzetta dello Sport è ad un passo dall’acquisto dell’As Roma, è soprattutto un uomo di sport.

Nel 1983, mentre la Roma vinceva il secondo dei suoi tre scudetti, DiBenedetto l’americano (non più misterioso) saliva alla presidenza del Boston Internatio­nal Group, società che mescola il business sportivo con quello immobiliare.

E oggi, 27 anni dopo, Di Benedetto è ancora alla presidenza. Nel frattempo ha portato la squadra di baseball dei Boston Red Sox (possiede una quota del club dal 1978) a vincere il suo primo titolo dopo 86 anni, proprio mentre nella città della east cost i tifosi si erano oramai rassegnati a dover convivere con una sorta di “maledizione”.

Ma gli incarichi del magnate non finiscono qua: è presidente del Junction Investors, chairman del board di Jefferson Watermann, dirigente della Olympic Partners e della Nwh, una casa che realizza software.

Riservato,  (Piero Torri scrive sul Corriere dello sport che è impossibile trovarne una foto sul web), DiBenedetto è già stato “in missione” a Roma nei mesi scorsi. Vide i giallorossi vincere con un gol di Vucinic. Facile scrivere un “romanzo” e dire che fu amore a prima vista. Nella serata di mercoledì ne sapremo di più: intanto, al cinquantunesimo piano di un grattacielo di New York, la trattativa continua.

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