
La Champions League non รจ per il Bayern Monaco la stessa chimera dell’Inter, a digiuno da quasi mezzo secolo.
Di sette finali per salire sul tetto d’Europa i bavaresi ne hanno vinte quattro, l’ultima nove anni fa. Anche Louis Van Gaal ne ha giร alzata una (con l’Ajax, nel 1995), ma alla sfida contro l’Inter del suo ex allievo Josรฉ Mourinho tiene da matti. Tanto di appellarsi alla Germania intera. “Abbiamo un sogno, sognate con noi”, ha scritto l’ allenatore olandese in una lettera aperta firmata dai suoi giocatori e indirizzata a tutti gli appassionati di calcio tedeschi: “Tutti i tifosi di Germania, anche quelli che solitamente ci vedono in modo neutrale, tifino per il Bayern”.
“Al Bernabeu daremo tutto quello che abbiamo: per il Bayern, ma anche per la Germania – promettono -: con una nostra vittoria ci sarร un posto in piรน in Champions per le squadre della Bundesliga”. Proprio a spese delle italiane. Dopo un inizio di stagione piรน che problematico, Van Gaal ha fatto ricredere tutti gli scettici vincendo campionato e Coppa di Germania, ma soprattutto dando alla squadra un’identitร ben diversa da quella del recente passato. “I miei giocatori hanno una volontร e una fiducia in me che mai avevo sperimentato prima”, puรฒ sorridere ora il tecnico olandese, che in assenza dello squalificato Franck Ribery (al suo posto dovrebbe giocare Hamit Altintop) ripone molte delle sue speranze nei piedi del connazionale Arjen Robben. Una fiducia ripagata con tanti gol (22) e un chiaro attestato di stima. “Quella con l’Inter sarร un po’ una sfida fra difesa e attacco – รจ convinto Robben – Van Gaal vuole giocare un bel calcio, offensivo, per vincere; Mourinho, al contrario, non pensa troppo a giocare bene ma pensa a vincere”. E’ stato solo uno dei tanti riferimenti al portoghese quello di Robben durante la conferenza stampa. Troppi, secondo l’addetto stampa del Bayern (“Ora basta domande su Mourinho”, ha pregato), sintomo che alla vigilia della finale i protagonisti piรน attesi sono gli allenatori.
“Per me non รจ un problema, Van Gaal e Mourinho sono due fra i migliori al mondo”, ha osservato Robben che torna a Madrid dove รจ stato frettolosamente scaricato dal Real: “Non cerco rivincite, questa cittร รจ speciale per me”, ha assicurato l’attaccante, che giura di non sentirsi all’altezza del Pallone d’oro (“non sono il migliore al mondo”) nรฉ ‘l’hombre del partidรฒ: “Credo che non ci siano giocatori chiave, entrambe le squadre sono molto organizzate.
Noi siamo molto forti e abbiamo grande fiducia di potercela fare”. In comune, Bayern e Inter, hanno anche una discreta fortuna con gli arbitraggi nel cammino che le ha portate alla finale: i tedeschi devono ringraziare Ovrebo per il furto alla Fiorentina; mentre i nerazzurri sono stati graziati in qualche episodio contro Chelsea e Barcellona.
“E’ il calcio, tutti gli arbitri giocano un ruolo nelle partite, ma non รจ mai quello decisivo – ha sottolineato Robben -: magari siamo anche stati fortunati, ma sia Inter sia Bayern hanno meritato”.
