NYON – Andrea Agnelli, presidente dell’ECA, e Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, si incontrano oggi a Nyon per iniziare i lavori per rivoluzionare il formato della Champions League e dei principali campionati europei. L’idea è quella di dare maggiore risalto alla Champions League, facendola giocare di sabato, spostando i campionati nazionali in mezzo alla settimana tra martedì, mercoledì e giovedì. Un progetto ambizioso ma non condiviso da tutti. Il no più rumoroso alla riforma Agnelli-Ceferin è quello di Javier Tebas, boss della Liga Spagnola, competizione che presta alla Champions League club del calibro di Real Madrid, Barcellona ed Atletico Madrid.
I lavori per la riforma della Champions League dovrebbero concludersi prima del 24 maggio quando il massimo organismo Europeo farà una mozione per quella che si preannuncia come una vera e propria rivoluzione. La nuova Champions League, secondo questo progetto rivoluzionario, dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2024.
Tuttavia Agnelli e Ceferin spingono per anticipare l’avvento del nuovo format all’edizione 2021/2022. Agnelli è presidente dell’ECA e ha il sì di tutti i grandi club europei (eccezion fatta per quelli spagnoli…), Ceferin invece ha incassato l’ok delle nazioni minori che così avrebbero maggiore visibilità e maggiori guadagni.