“Auf Wiedersehen, United!”. Le scommesse di Sir Alex Ferguson non pagano e in poco più di una settimana la stagione dei Red Devils vira verso il rosso.
Perché dopo l’uscita dall’Europa, e la sconfitta contro il Chelsea che ora lo costringerà ad inseguire in Premier League, il Manchester United tra un mese si potrebbe trovare con un solo trofeo vinto, la Coppa di Lega.
Un misero bottino, insufficiente per le ambizioni del club più prestigioso d’Inghilterra, ultimo rappresentante della Premier a salutare l’Europa che conta. Ma l’uscita contro il Bayern Monaco è così imprevedibile ed amara da non risparmiare nessuno.
La stampa inglese se la prende anche con l’inossidabile sir Alex Ferguson, come suggerisce il Times. “Se Arsene Wenger, Carlo Ancelotti e Rafael Benitez sono stati rispettivamente accusati di inflessibilità, inerzia ed eccentricità durante le loro campagne europee, lo scozzese non può pretendere di essere dispensato dalla critica dopo che la sua squadra è stata avanti 1-0, 3-2 e 4-2 nei due confronti, e pure è uscita. Non c’è dubbio che il suo istinto lo porti sempre ad accusare l’arbitro e i giocatori avversari, ma qualcosa è andato davvero storto nelle ultime partite dello United”, scrive il quotidiano.
Secondo il Guardian, e l’unanimità dei commenti, è stata l’espulsione di Rafael da Silva ad inizio ripresa la svolta della partita, sanzionata dall’italiano Nicola Rizzoli, la cui direzione di gara è bocciata (“incerto”). “L’esorcismo del 1999 è completato”, commenta il Daily Mail con riferimento alla rocambolesca finale del 1999 di Barcellona, mentre il Sun si sofferma su un altro ricorso storico. “Arjen Robben l’ha fatta ancora ad Alex Ferguson – scrive il popolare tabloid -. Sei anni fa Fergie aveva accompagnato l’olandese per i corridoi dell’Old Trafford, pensando di avere la sua firma in tasca, ed era rimasto stupefatto quando (Robben) aveva preferito il Chelsea”.
Robben, decisivo a Manchester come già nel turno precedente a Firenze. Dalle prima pagina del Daily Telegraph Ferguson grida tutta la sua rabbia: “Tipico tedesco!”. Con riferimento alle presunte continue proteste dei giocatori del Bayern che avrebbero condizionato l’arbitraggio di Rizzoli. Ma secondo il Telegraph nonostante il calcio inglese non abbia rappresentanze nelle semifinali di Champions per la prima volta in sette anni, “non è ancora tempo di necrologi né di funerali”, perché “non c’è un campionato che domina, quattro nazioni rappresentate, e questo è certamente un fatto positivo, una crescita generale”.