Champions, la rabbia di Ancelotti: “Era rigore, arbitro senza coraggio”

ROMA – ”Non so come abbia fatto l’arbitro a non vedere il rigore. Questo arbitro non lo conoscevo. Un amico mi aveva detto ‘gli manca coraggio’. E ci vuole coraggio a dare un rigore all’ultimo minuto. Questa è stata la sua unica pecca”.

Carlo Ancelotti non ha ancora sbollito la rabbia per il clamoroso penalty non concesso al suo Chelsea per un fallo molto evidente di Evra su Ramires. Un intervento a forbice che andava sicuramente sanzionato con il rigore.

E al fischio finale dell’andata dei quarti contro il Manchester United si è diretto dal direttore di gara, lo spagnolo Alberto Undiano Mallenco, per chiedere spiegazioni, ricevendo come risposta l’invito a uscire dal campo.

”Questi rigori vanno dati, gliel’ho anche detto” continua il tecnico italiano ai microfoni di Sky. Ancelotti ammette che la sua squadra nel primo tempo è stata poco attenta, lenta nelle ripartenze e nel possesso palla. ”Loro si sono difesi bene – spiega – ma noi potevamo vincere. Ci proveremo al ritorno. Credo che questo sia un risultato ribaltabile. Non saràfacile vincere li’, ma l’anno scorso quando in campionato dovevamo vincere abbiamo vinto. Abbiamo molte carte da giocare. Ma con un arbitro con personalità e coraggio…”.

Che il rigore ci fosse lo ammette anche il tecnico dei Red Devils, Sir Alex Ferguson. Non manca, però, una punta di veleno: ”Non mi sento assolutamente in colpa, si poteva fischiare, come no. Ma e’ la prima decisione a nostro favore in sette anni”.

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Emiliano Condò