Chiellini firma con la Juve il nuovo contratto rivoluzionario: stipendio in base ai ricavi, obblighi e permessi

E’ tanto rivoluzionario quanto in grado di far scaturire polemiche il contratto firmato da l difensore della Juventus Giorgio Chiellini con il presidente Andrea Agnelli, l’a.d. Beppe Marotta e l’avvocato Michele Briamonte. Quest’ultimo fa anche parte della commissione della Lega di Maurizio Beretta per il rinnovo dell’accordo collettivo, e il contratto di Chiellini inciderà parecchio in questo senso: raccoglie infatti gran parte delle richieste dei club.

Nell’accordo è specificato che Chiellini si atterrà alle direttive dell’allenatore o di qualsiasi altro tesserato competente che il club designi, e accetta sin d’ora di allenarsi anche separatamente dal gruppo, purché in modalità tale da preservare, secondo l’apprezzamento dell’allenatore e delle componenti tecniche del club, le sue capacità tecnico-tattiche.

Il giocatore si impegna inoltre a non esercitare altre attività senza il preventivo consenso scritto. Non deve andare in discoteca, deve vestire secondo lo stile Juve: elegante o casual, mai trasandato o tale da far trasparire preferenze politiche o ideologiche. Si impegna a non fare dichiarazioni pubbliche ai media senza la preventiva autorizzazione scritta.

Va autorizzata anche ogni partecipazione a manifestazioni, tv, feste con tifosi. Chiellini si impegna a sottoporsi alle cure e ai trattamenti sanitari primari che il club si obbliga a fornirgli.

Finito? No. Nel caso voglia avvalersi di altri professionisti, dovrà dimostrarne fama e reputazione. Il giocatore dichiara che è parte dei contratti commerciali indicati dalla Juve e ogni sponsor privato va autorizzato e non può confliggere con quelli Juve. Sarà pagato regolarmente anche in base ai risultati, in caso di retrocessione perderà il 30% dello stipendio o ridiscuterà il contratto. Ad ogni infrazione comportamentale o violazione è previsto il 10% in meno, fino all’esclusione dalla rosa e la sospensione di ferie e permessi.

La polemica è suscitata dal fatto che quello di Chiellini potrebbe essere il primo di una lunga serie di contratti che all’associazione calciatori proprio non piacciono, tanto da sventolare lo sciopero dei professionisti.

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Alessandro Avico