Ciclismo, chiude col botto il Giro del Delfinato (5-12 giugno), ora il Tour de France. Roglic maglia gialla
Ciclismo, il Giro del Delfinato (5-12 giugno) – tradizionale prova generale in vista del Tour de France (1-24 luglio, 21 tappe, 3.328 km) – ha, come sempre , offerto buone indicazioni.
Lo fa da 75 edizioni. Otto tappe, 1.194 km, 22 squadre al via (di cui 18 World Tour) e tanti big come il leader Van Aert, lo sloveno Roglic, il britannico Ethan Hayter, il danese Vingegaard, l’olandese Kelderman, il nostro Filippo Ganna. I protagonisti.
Wout Van Aert. Un mattatore. Fino alla sesta tappa. Poi il crollo. Il fiammingo ha iniziato la stagione molto bene vincendo la prima sui muri (Omloop) davanti a Sonny Colbrelli. Nel suo palmares anche le Strade Bianche, una Sanremo, sei tappe al Tour, argento alle Olimpiadi di Tokyo. E quest’anno si è fatto sentire anche al Delfinato (maglia gialla) vincendo pure la due tappe. Poi la sorprendente conlusione.
Lo sloveno, 32 anni, vincitore a marzo 2022 della Parigi-Nizza (8 tappe) è venuto al Delfinato per trovare delle risposte sulla sua condizione e le ha trovate (parole sue ). La prova del nove? La cronometro di 31,9 km chiusa al quinto posto a soli 42” dal campione del mondo Ganna, primo. L’ottima posizione in classifica generale lo sta caricando a pallettoni.Colpaccio nella settima tappa. È lui la maglia gialla.
È sempre il signore del tempo. Ha vinto la cronometro di 31,9 km con 2” di vantaggio sul potente fiammingo Van Aert, 17” su Hayter, 39” sul sorprendente Cattaneo. Tra parentesi: ottavo l’eterno Damiano Caruso a 1’25” da Ganna. Filippo e il belga (atleti che si stimano molto e non ne fanno mistero) si rivedranno al Tour de France e si confronteranno di nuovo nella cronometro di Copenhagen (13 km, 1 luglio).
Molto bene Cattaneo e Caruso, nella Top ten. Sotto i fari l’aostano Andrea Bagioli , 23 anni, alfiere della Quick-Step, brillante vincitore della settima e conclusiva tappa della Volta Catalunya (Barcellona) dove ha nettamente “bruciato” allo sprinter Attila Valter e Fernando Barcelo’. Nella sesta tappa del Delfinato ha sfiorato la vittoria ingabbiato in volata dai francesi. Ma c’è.
Indiscrezioni dal Delfinato. Voci clamorose da accogliere con gioia. E quasi un miracolo. Eccole: il colombiano, re del Giro d’Italia 2021 e del Tour de France. e del Giro della Svizzera 2019 , sta per tornare in attività. È guarito a tempo di record. Il 24 gennaio è andato contro un bus a 65 km/h, ko femore e vertebre. “Stagione finita”, dicevano i medici. Ed invece Bernal è pronto a gettarsi nella mischia. Dove ripartirebbe? Sta valutando. O il Giro di Polonia (30 luglio – 5 agosto) oppure la Vuelta a Burgos, tappa del “Cammino di Santiago”. Se ci va adesso incontra Ronaldo. Sì, è ingrassato ma è sempre lui.