Ciclismo, chiusura col botto. Il Giro di Svizzera e e il Giro di Slovenia – prove generali in ottica Tour de France – hanno calato il sipario con due verdetti ineccepibili e roboanti.
Consegnando al Tour (1-24 luglio) due vincitori che saranno con ogni probabilità anche protagonisti della Gran Boucle. Eccoli.
Ha vinto il Giro della Svizzera centrando il secondo posto della cronometro conclusiva (Vaduz-Vaduz) alle spalle di un Song Evenepoel, davanti alllo specialista Stefan Kung. È la sua decima vittoria in una corsa a tappe. Alla bella età di 36 anni il britannico si è tolto il gusto di arricchire un palmares già sontuoso : due ori olimpici (inseguimento a squadre) e tre ori ai Mondiali su pista. Nel 2018 ha vinto il Tour. L’ottava tappa elvetica lo ha consacrato tra leggende del ciclismo la Ineos può sempre contare sulla locomotiva di Cardif.
Ha dominato il Giro di Slovenia (5 tappe, 823 km) con una potenza ed una eleganza che fa di lui il più forte ciclista del pianeta. Ha vinto anche l’ultima tappa. Ha dato spettacolo. È pronto a vincere il suo terzo Tour consecutivo. Piace ale folle perché è un ragazzo semplice,simpatico, amico di tutti.la sua UAE conta su di lui. Ha grandi progetti. Ad esempio il Giro d’Italia.
L’ultimo colpo di coda del Coronavirus ha fatto il botto: vittima Sua Maestà Sagan, jellatissimo. È la terza volta che il Covid si abbatte sul campione slovacco proprio nel momento in cui stava ritrovando buona parte delle sue migliori risorse. Niente da fare. Positivo al quotidiano tampone. A casa. Allora niente Tour?