Ciclismo, Davide Cassani è pronto a tornare in… pista. L’ex c.t. della Nazionale era sparito dai radar a fine settembre dopo 8 anni sull’ammiraglia azzurra (2014-2021).
Ora è ricomparso a sorpresa a Reggio Emilia, regno ciclistico di Bruno Reverberi, patron del team Emiliano “Bardiani Csf Faizane”, squadra maschile con licenza ProTeam. Una società attiva nel professionismo dal 1982 sempre sotto la direzione di Reverberi, il più longevo nello sport della bici. Un guru del settore. Uno che non molla.
E che nella sede della Bardiani – a Barco di Reggio Emilia – una ne fa e cento ne pensa. E nei suoi pensieri è spuntato Cassani. Una vecchia idea del patron. Un colpo da maestro. Una operazione clamorosa. Peraltro già iniziata, seppur in sordina.
Reverberi ha un sogno ricorrente, ambizioso, costoso. Eccolo: fare una squadra italiana da inserire nel World Tour, l’elite del ciclismo.
Proprio ciò che l’Italia non ha da anni. Un vuoto indigesto, da colmare con l’anno nuovo. Ed allora ha puntato sull’ex c.t. azzurro che proprio lui ha lanciato nel professionismo, nella prima delle sue quaranta stagioni. Un record.
I primi passi sono già avvenuti. Reverberi si è lasciato sfuggire unn commento sibillino ai microfoni Rai: “Sì, Cassani sta lavorando con noi e noi abbiamo dato la disponibilità a collaborare con lui. L’obiettivo è creare una squadra Professional forte per conquistare poi il diritto di entrare nel World Tour. Ma ci vogliono i soldi “.
Quanti soldi? Almeno 15-20 milioni a stagione. Le spese sono tante: ingaggio corridori, materiali, mezzi di trasporto, eccetera. Per certo si sa che il patron e Cassani si incontreranno a giorni. Per ora l’ex c.t. tiene la bocca cucita.
Dopo l’addio alla Nazionale si è molto defilato. Ma sono anni che sogna di fondare una Academy che faccia crescere i giovani. E sogna pure di pilotare una forte formazione World Tour.
Indiscrezioni dell’ultima ora riferiscono di un progetto già delineato: organico di 25 atleti di cui otto Under 23. E dicono pure che Cassani stia cercando cinque corridori di valore, possibilmente italiani. Per fare i punti necessari per risalire la classifica arrivando ai vertici del ciclismo internazionale. La sfida è partita.