Dopo un intervento del Nas dei Carabinieri, avvenuto ieri sera a Cairo Montenotte (Savona), nella sede di accoglienza delle squadre partecipanti al Giro d’Italia Under 27 (Girobio), gli organizzatori della corsa hanno deciso di espellere dalla gara, oggi arrivata a Salsomaggiore, la squadra Lucchini Unidelta diretta dall’ex pro Bruno Leali.
In un comunicato gli organizzatori spiegano che “nella serata di ieri, venerdì 11 giugno a seguito di una operazione dei Nas (Nucleo Anti Sofisticazioni e Sanità dell’Arma), si è evidenziata una oggettiva violazione delle regole di partecipazione, accettate e sottoscritte da ogni squadra e da ogni iscritto”.
I militari sono intervenuti dietro un’indagine mirata – ha spiegato l’organizzatore Giancarlo Brocci – e al di là del discorso doping è stato certificato il non rispetto delle regole d’ingaggio (é previsto il supporto solo dello staff medico dell’organizzazione, proprio in chiave di battaglia culturale al doping).
“Sono state trovate e sequestrate sostanze vietate – ha affermato Ivano Fanini, patron dell’Amore e Vita, da anni in prima fila contro il doping – Purtroppo non c’é pace, non si smette mai di parlare dei problemi del ciclismo. Gli addetti ai lavori si permettono di dire ‘basta non parliamo dei problemi, perche’ ne pagano le conseguenze il ciclismo, i corridori e le squadré. Ma tutto questo è vergognoso: è grave questo nuovo scandalo tra i giovani al Giro d’Italia bio, oltretutto riguardante Leali, un ex che ha vestito la maglia rosa e quella tricolore. Purtroppo si rischia di tirare su ragazzini che se gli togli certe sostanze non si alzano nemmeno la mattina per allenarsi: come i tossicodipendenti. E’ triste ma bisogna guardare in faccia la realtà”.