ROMA – L’australiano Cadel Evans ha vinto la quarantaseiesima edizione della Tirreno Adriatico. In classifica generale Evans ha concluso davanti a Robert Gesink e Michele Scarponi. Quarto, staccato di 43″, Ivan Basso.
La corsa dei due mari si è chiusa, per la prima volta dopo 19 anni, con la tappa a cronometro di 9,3 chilometri quasi tutti in piano: il trionfatore della crono è stato lo svizzero Fabian Cancellara.
Strepitosa rimonta di Gesink che – dal quarto posto della partenza – recupera fino alla seconda posizione della classifica generale a 27” dal vincitore di tappa. Evans si dice sorpreso dopo l’affermazione. Un mood apparentemente immotivato visto che la vittoria finale e’ stata ipotecata conquistando la leadership in classifica provvisoria nella quinta tappa e vincendo la sesta, arrivo a Macerata.
Il pathos non è mancato nonostante il pronostico sia stato rispettato. Evans – nella prima metà della crono di oggi – ha vacillato un pochino perdendo secondi importanti. Ma l’australiano ha ripreso in mano la situazione e, alla fine, è riuscito a imporsi. ”Sono sorpreso – dice dopo la gara – ma ho tenuto bene nella fase finale della crono. E’ stata una gran bella sorpresa. Mi sono impegnato tanto e avevo davvero voglia di fare bene”.
Per Evans prossimo grande obiettivo il Tour de France dove per due volte è arrivato secondo. ”Ha vinto il corridore più forte”. Un pizzico di amarezza ma niente di più per Ivan Basso sceso dal podio della quarantaseiesima Tirreno-Adriatico vinta dall’australiano Cadel Evans. ”E’ stata bella – dice il ciclista a caldo – ma non ottima per me perché non ho vinto. Il risultato è comunque giusto perché la gara se l’è aggiudicata il corridore più forte. Sono tuttavia soddisfatto perché la gara è stata molto impegnativa e Cadel Evans è un grande campione”.