Ciclismo, Vinokourov accusato di frode sportiva “pagò per vincere a Liegi”

PADOVA – Dopo Lance Armstrong, anche il ciclista kazako Alexandr  Vinokouro finisce sotto accusa per frode sportiva. Avrebbe pagato 150mila euro al russo Kolobnev per vincere l’edizione 2010 della classica Liegi-Baston-Liegi.

L’accusa è mossa dalla Procura di Padova, che sostiene di avere ”prove inoppugnabili” della combine: ovvero – riferisce oggi il ‘Corriere della Sera’ – le e-mail (tradotte dal cirillico), con gli estremi dei conti e bonifici bancari, che i due corridori si sono scambiati i giorni successivi alla gara per il buon esito del pagamento.

La Procura patavina, che da tempo segue il filone del doping nel ciclismo, non ha però competenza su un reato che sarebbe stato commesso tra Belgio e Svizzera. Per questo la Procura ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, dichiarando l’incompetenza della giurisdizione italiana, ma formulando i capi d’accusa e disponendo la trasmissione e la copia integrale degli atti all’Uci e alla Procura di Liegi. Questo per le eventuali determinazioni in sede penale e disciplinare.

L’ipotesi che Vinokourov (Astana) e Kolobnev (Katusha) (compagni di fuga nel 2010 nella classica della Vallonia) avessero truccato il risultato della gara era giò stata denunciata dal settimanale svizzero l”Illustre”’, ma non aveva portato a nulla.

La cosa è rispuntata mentre i magistrati della Procura di Padova passavano al setaccio le carte su un funzionario della Bsi di Locarno, indagato per riciclaggio di denaro nell’ambito dell’inchiesta sul medico sportivo Michele Ferrari.

Delle indagini bancarie si è occupata la Guardia di Finanza di Padova, e con l’ufficio giudiziario veneto ha collaborato anche la Procura di Neuchatel (Svizzera), che ha acquisito le movimentazioni del conto corrente di Kolobnev presso la Bsi.

Da queste sono venuti fuori due bonifici, rispettivamente da 100mila e 50mila euro, che Vinokourov avrebbe fatto al collega della Katusha.

Ma sono state le mail scambiate dai due in quei giorni a far supporre che la vittoria del kazako nella Liegi-Baston-Liegi puzzasse di bruciato. In una di queste, il giorno dopo la gara, Kolobnev raccomanda a ‘Vinu’ di “mantenere fede agli impegni assunti”, facendo esplicito riferimento all’esito della competizione e inviandogli le proprie coordinate bancarie.

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Maria Elena Perrero