Ciro Esposito, si teme vendetta ultras a Roma. Ma tifosi Napoli “negano”

Striscione dedicato a Ciro Esposito (Ansa)

ROMA – Forze dell’ordine in allerta a Roma per l’eventuale arrivo di gruppi isolati di tifosi napoletani per l’aggravarsi delle condizioni di Ciro Esposito, in fin di vita al Gemelli. Si temono raid e vendette nei confronti della tifoseria romanista. A sparare a Ciro sarebbe stato un ultrà giallorosso, Daniele De Santis.

Un mese fa, infatti, vicino al cimitero delle Fontanelle a Napoli, erano stati esposti dei striscioni inneggianti ad una vendetta nei confronti di Daniele De Santis: “Ciro, non faremo festa finché di Gastone (soprannome di De Santis, ndr) non avremo la testa. Romanista infame”. “Sondaggio: chi è più puttana? La moglie di Totti o la moglie di Daniele De Santis?”. Il tutto condito con un manichino impiccato con indosso una maglia della Roma.

“Non ci sono gruppi di tifosi organizzati in partenza da Napoli verso Roma”. È quanto si apprende da fonti del tifo organizzato della curva B dello Stadio San Paolo. Le notizie sul precipitare delle condizioni di Ciro Esposito, il giovane ferito a colpi di arma da fuoco a Roma prima della finale di Coppa Italia del 3 maggio scorso, hanno provocato dolore e rabbia tra i tifosi del Napoli, che però non avrebbero in programma di spostarsi a Roma

 

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FIlippo Limoncelli