
TORINO – Da sogno estivo a prospettiva concreta: il triplete è un obiettivo a cui “a questo punto della stagione, è un obbligo crederci”.
Anche Claudio Marchisio si unisce al coro che ha ufficialmente sdoganato la parola per lungo tempo tabù:
“Visto il vantaggio in campionato, con la semifinale in Champions League da giocare e la finale di Coppa Italia raggiunta, siamo certi di potercela fare” è il ragionamento lineare del centrocampista.
Si deciderà tutto in un mese, in cui la Juventus si giocherà prima il sesto scudetto consecutivo, che “se arriverà , sarà importante tanto quanto il primo”, quindi la semifinale di Champions League e il viaggio a Cardiff.
Senza dimenticare la finale di Coppa Italia con la Lazio. Una Juventus cresciuta molto durante la stagione, specialmente dal punto di vista mentale: “Essere tornati a vincere ha portato consapevolezza nei propri mezzi in Italia e, piano piano, anche in Europa”.
Merito del gruppo, solido e compatto nonostante i nuovi arrivi: “Quest’anno sono arrivati altri giocatori importanti che si sono subito inseriti al meglio in un contesto che è tanti anni che dimostra il suo valore”.
Calandosi immediatamente nella parte e nel carattere della Juventus, di cui Marchisio è uno dei depositari:
“Siamo una squadra che non molla mai niente, lo si è visto soprattutto nelle due partite contro il Barcellona. All’andata abbiamo spinto molto nel cercare di segnare più gol possibili in casa, mentre a Barcellona la squadra era un muro impenetrabile soprattutto mentalmente”.
La stessa solidità mentale necessaria per rientrare dopo il grave infortunio al ginocchio che l’ha tenuto fuori per diversi mesi:
“Ormai è passato un po’ più di un anno dall’infortunio e sono contento di come sta andando, avevo messo in preventivo che ci sarebbero stati degli alti e dei bassi”.
Come in una stagione, in cui gli alti e bassi sono all’ordine del giorno, ma l’importante resta comunque tagliare il traguardo per primo.
