Tradizione rispettata. Il CONI ha premiato i migliori atleti dell’anno col il collare d’oro al merito sportivo alla presenza di un euforico Malagò e di un Draghi che ha elogiato i mattatori dicendo loro apertamente “siete entrati nella storia”.
E l’Auditorium della musica di Roma si è trasformato in una torcida brasiliana pittoresca e chiassosa.
E via con i proclami tuonanti. E l’asticella dei trofei 2022 si è spostata più in alto. Un azzardo? Ora sarà bene sottolineare due o tre cose.
1) Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha messo le mani avanti riconoscendo che la stagione 2021 è “ irripetibile nei numeri. Abbiamo fatto un calcolo delle medaglie europee e olimpiche, ebbene siamo al secondo posto nel mondo, dietro solo agli Stati Uniti e davanti a Paesi che hanno molti più abitanti “.
Il nostro obiettivo più realistico sarebbe di prolungare il magico effetto 2021, con lampi di qualche atleta che ha dimostrato quest’anno di avere enormi potenzialità.
2) Meglio non farsi eccessive illusioni. All’appello mancherà lo straordinario bottino di Tokyo. Cioè 40 medaglie olimpiche (10 d’oro, 10 d’argento, 20 di bronzo) che hanno permesso all’Italia di conquistare il decimo posto nel medagliere. Con la zampata che non ti aspetti, i cinque trionfi in atletica leggera. E due personaggi ormai iconici: Marcell Jacobs e Gimbo Tamberi.Eccezionali poi le 69 medaglie conquistate nella Paralimpiade, nono posto nel medagliere complessivo e quinto Paese europeo.
3) Il 2022 è pieno di insidie. Il calcio ad esempio. C’è il Mondiale al posto dell’Europeo e gli azzurri devono ancora qualificarsi. Non sarà una Passeggiata ma se lo stellone italico visto a Wembley non ci abbandona ce l’ha faremo. Qualcuno, come il velista Ruggero Tita, Trentino di Rovereto, oro a Tokyo, sogna l’America ‘s Cup. I numeri non gli mancano.
Dell’Aquila (Taekwondo ), Cesarini e Rodini (canottaggio), Banti e Tita (vela). Tamberi, Jacobs, Desalu, Patta, Tortu, Palmisano, Stano (atletica). Busa’ (karatè). Consonni, Ganna, Lamon, Milan, Bertazzo, Balsamo, Colbrelli (ciclismo). Craciun e Santini (canoa kayak), Bartolini (ginnastica artistica ).
Bocciardo, Gilli, Raimondi, Barlaam, Trini, Bianco, Palazzo, Scortechini, Terzi, Fantin (nuoto ). Sabatini (atletica leggera ). Cecchetto, Mazzone, Colombari, Porcellato, Anobile, Cornegliani (ciclismo), Bebe Vio. Sono inoltre state premiate sette società sportive . Cinque personalità hanno ricevuto il collare d’oro: Thomas Bach, Marco Tronchetti Provera, Patrizio Bertelli, Franco Chimenti.