Cinque Giri d’Italia e due Tour de France: sono solo i più importanti tra i numerosi titoli che Fausto Coppi ha conquistato nella sua carriera. Un po’ campione dal talento e dalla forza innati, un po’ uomo sfortunato tormentato dai problemi d’amore e di salute.
A 50 anni si celebra il Campionissimo che moriva a Tortona il 2 gennaio 1960. Non si accorsero che era malaria: sarebbe bastato del chinino per salvare il più grande corridore ciclista italiana della storia. La terra dov’è nato, fatta di nebbie e colline, lo ricorderà il 2 gennaio 2010 con molti appuntamenti.
A Castellania, dove Coppi è nato, sarà anche consegnato il riconoscimento Welcome Castellania al direttore del Giro d’Italia Angelo Zomegnan, al direttore BS-Bicisport Sergio Neri e a Davide Cassani di Rai Sport. A concludere il ricordo, alla presenza di Fiorenzo Magni, Alfredo Martini, Andrea Bartali – figlio di Gino -, l’intitolazione del piazzale antistante il Mausoleo a Candido Cannavò, direttore della Gazzetta dello Sport, scomparso a febbraio.