«Tutto quel can can che la Roma ha fatto è un qualcosa di vergognoso, fosse successa a noi una cosa simile nessuno avrebbe aperto bocca e l’arbitro avrebbe preso 6,5 o 7 in pagella. Se si maltratta una piccola è un fatto normale, se si maltratta una grande crolla il mondo. Ormai sono abituato, nella mia vita ho sempre dovuto lottare».
Il presidente del Brescia Gino Corioni, parlando ai microfoni di Radio Sei all’antivigilia del match della sua squadra contro quella di Edy Reja polemizza con l’altra formazione della capitale, ripensando a quanto successo dopo il turno di campionato infrasettimanale ed alle critiche per l’operato dell’arbitro Russo. «La colpa è di alcuni giornalisti che montano dei casi – dice ancora Corioni -. Pensate che a fine gara io ero arrabbiato con l’arbitro perchè avrebbe dovuto espellere un paio di giocatori della Roma. Non avevo visto il mani di Hatemaj, che, lo ammetto, era da rigore e, per noi allo stadio anche quello del Brescia (azione per la quale era stato espulso Mexes n.d.r.) era regolare».