
Coronavirus, Nicchi: "Tornare a giocare? Non mando gli arbitri a rischiare la vita" (foto Ansa)
ROMA – “Nella drammaticità del momento continuiamo a lavorare sulla ripartenza, ma il quando non dipende da noi.
Noi siamo pronti a riaccendere il motore della Serie A ma certo non possiamo mandare gli arbitri allo sbaraglio a rischiare la vita. Servono garanzie per tutti, anche per noi”.
Lo dice Marcello Nicchi, presidente dall’Associazione italiana arbitri, parlando dello stop dei campionati per l’emergenza coronavirus e delle ipotesi di ripresa.
“Io credo che prima di parlare di sensazioni e prospettive a breve lungo termine bisogna guardare al presente e alla battaglia che stiamo combattendo contro il coronavirus.
Gli arbitri sono persone di regole, come sempre rispetteremo le disposizioni governative e della Federazione”, ha aggiunto Nicchi, a RadioSportiva.
“I motori al momento sono fermi – ha aggiunto parlando della ‘preparazione’ – , poi ognuno a casa fa quello che si sente. Noi però siamo pronti, nonostante il momento di grande difficoltà . Vogliamo essere protagonisti della ricostruzione”.
Coronavirus, Cosimo Sibilia: “Servono 30-40 giorni per terminare il campionato di Serie D”.
“Per aiutare il calcio ad uscire da questa situazione servono decisioni nell’interesse collettivo”. Di fronte alla crisi per l’emergenza coronavirus, è questa la posizione del presidente della Lnd, Cosimo Sibilia.
“I Dilettanti sono una metà del calcio e l’altra, quella del professionismo, probabilmente ha vissuto finora al di sopra delle sue possibilità .
Dovremmo tutti capire fin dove ci possiamo spingere”, dice all’Ansa Sibilia, che spera si possa tornare presto in campo:
“La priorità è chiudere l’emergenza coronavirus, poi noi avremmo bisogno di 30-40 giorni per portare a termine il campionato”.(fonte ANSA).
