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Coronavirus, il presidente del Trabzonspor: “Se fermassimo il calcio in Turchia, aumenterebbero i divorzi”

TREBISONDA (TURCHIA) – Perché il campionato turco non si è fermato nemmeno per il coronavirus? Ahmet Agoglu, presidente del Trabzonspor, ha fornito una spiegazione quantomeno singolare.

Le dichiarazioni del patron del Trabzonspor sono riportate da alfredopedulla.com.

“Il calcio è quello che consente alle persone di liberarsi dallo stress. Se dovessimo sospendere il campionato, non troveremmo abbastanza giudici per le sentenze di divorzio”.

La Turchia rappresenta una eccezione più unica che rara, nel resto d’Europa il campionato è stato fermato dopo i primi calciatori contagiati dal coronavirus. 

Non si sta giocando più in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna e Italia. In Serie A, il “paziente 1” è stato il difensore centrale della Juventus Daniele Rugani. 

Poco dopo, sono risultati positivi anche la fidanzata Michela Persico ed il centrocampista francese Blaise Matuidi. Per fortuna, stanno bene tutti e tre. 

Il coronavirus non si è fermato alla Juventus ma ha anche colpito altre tre società: Sampdoria, con ben quindici casi, Fiorentina e Verona, è delle ultime ore la positività di Zaccagni. 

Come detto, il problema coronavirus riguarda tutta Europa, anzi sarebbe meglio dire tutto il mondo, visto che sono stati contagiati anche calciatori di Premier League, Liga Spagnola e campionato tedesco. Per non parlare delle stelle NBA risultate positive, tra loro c’è anche Kevin Durant…

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