Inter ‘spremuta’ da due anni di José’ Mourinho ”nella testa, prima ancora che fisicamente”. E’ la diagnosi di Sandro Mazzola, bandiera nerazzurra, ospite della trasmissione ‘Radio anch’io sport’, sulla crisi dei campioni d’Europa e d’Italia in carica, ieri ko a Verona ed ora a -9 dalla vetta della classifica.
Il tecnico portoghese come una sorta di vampiro, che succhia dai suoi uomini le forze mentali per portarli a produrre prestazioni oltre quel che essi stessi ritenevano possibile. La scorsa stagione dell’Inter e’ stata disputata ”giocando su tre fronti, sempre in tensione. Poi sono arrivati i mondiali.
Un po’ e’ spremuta, anche se Mourinho non lo ammettera’ mai. Pero’ e’ cosi’. Il problema e’ che hanno speso molto dal punto di vista psicologico e di concentrazione. Ma, mentre il recupero dello sforzo fisico e’ possibile in tempi rapidi, quello di testa e’ molto piu’ difficile. Secondo me l’annata scorsa, sempre ai massimi, ha lasciato il segno. Ci sara’ un motivo se e’ tanto difficile restare in alto per tempi prolungati e l’Inter sta pagando lo sforzo”.
Mazzola non si sente di attribuire al tecnico attuale, Rafa Benitez, particolari responsabilita’. Se non una: ”Non aver insistito per ottenere un paio di ricambi validi. Ma da fuori e’ difficile giudicare, senza vedere gli allenamenti. Altre responsabilita’ non riesco a dargliene”. Un cambio di allenatore e’ imminente, secondo Mazzola? ”C’e’ tempo per riflettere e penso che almeno fino alla sosta, l’Inter non cambiera’ guida tecnica, a meno che non si perdano tutte le prossime partite. Ma non credo accadra’ ”.