Calcio scommesse. Doni in carcere: si è venduto 3 partite? 17 arresti

Cristiano Doni

BERGAMO – Cristiano Doni e altre 16 persone sono state arrestate: il capitano dell’Atalanta, insieme ad altri 4 calciatori, sono stati arrestati nell’ambito della vicenda sul calcio scommesse. Gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Cremona. Il tutto per lo sviluppo di un’inchiesta, quella sulle partite truccate, che parte da Singapore e arriva a toccare i principali campionati di tutto il mondo, dall’Argentina all’Italia passando per l’Africa e la Bolivia.

Secondo l’accusa Doni sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell’Atalanta del campionato di serie B dell’anno scorso (stagione 2010 – 2011). Doni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell’indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. Secondo l’accusa Doni deve andare in carcere perché, assieme ad Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all’ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell’Atalanta.

Oltre a Doni, sono finiti in carcere perché coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia. I giocatori e gli ex, sostiene la procura di Cremona, sarebbero i referenti nel nostro paese dell’organizzazione, con il vertice a Singapore, dedita ad alterare i risultati delle partite. I quattro sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l’organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro.

L’operazione della polizia costituisce la seconda tranche dell’inchiesta della procura di Cremona «Last bet» che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l’ex giocatore della nazionale, Beppe Signori e altri calciatori come Paoloni, Sommese e Micolucci. I 17 indagati, secondo l’accusa appartenenti a un’organizzazione criminale che truccava gli incontri, devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva: sarebbero «diverse» le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie B, secondo quanto accertato dalla polizia nell’ambito dell’indagine sul calcioscommesse. All’inchiesta hanno partecipato anche le squadre mobili di Venezia, Bari e Lecce.

Il vertice dell’organizzazione sarebbe a Singapore e le basi operative nell’Europa dell’Est: questa la struttura dell’organizzazione transnazionale scoperta dalla polizia nell’ambito dell’indagine. Secondo la procura di Cremona, al vertice c’era un certo Eng Tan Seet, detto «Dan», che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nell’Europa dell’est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri Paesi. Le puntate relative alle scommesse sulle partite combinate, hanno inoltre accertato gli investigatori, venivano effettuate su siti internet collocati prevalentemente in Asia e ritenuti più sicuri per evitare eventuali controlli sulle giocate.

Figc al lavoro, Palazzi chiede i nuovi atti.  Le indagini sportive sul calcioscomesse avranno un processo bis. Il procuratore federale Stefano Palazzi, secondo quanto si apprende, e’ infatti al lavoro sul nuovo capitolo dello scandalo che ha portato a 17 arresti, tra cui quello di Cristiano Doni: Palazzi quando chiuse l’inchiesta sul primo filone aveva aperto un fascicolo bis in attesa di ulteriori sviluppi e adesso ha chiesto al procuratore di Cremona Di Martino di poter avere copia degli atti utili ai fini dell’inchiesta sportiva.

Quando aveva chiuso l’indagine la scorsa estate con i deferimenti relativi al primo filone dell’inchiesta di Cremona (ad agosto erano gia’ state emesse le sentenze anche di secondo grado) Palazzi aveva aperto un fascicolo bis in vista di nuovi sviluppi previsti dallo stesso procuratore della repubblica si Cremona Di Martino. Proprio alla luce di questo nelle settimane scorse Palazzi ha chiesto e ottenuto alla Corte di Giustizia federale la proroga delle indagini sul calcioscommesse. Adesso si attendono i nuovi atti, appena la magistratura ordinaria lo riterra’ possibile.

Il pm: “Manipolazione ancora in atto”. Le 17 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Cremona Guido Salvini su richiesta della Procura della citta’ lombarda si sono rese necessarie ”anche perche’ la manipolazione delle partite” era ancora in atto. Lo ha spiegato in una conferenza stampa il procuratore della Repubblica della citta’ lombarda Roberto Di Martino il quale ha fatto riferimento anche a una recente partita di Coppia Italia giocata il 30 novembre tra Cesena e Gubbio. La combine non ando’ in porto.

Qualche tempo prima dell’incontro, infatti, un giocatore del Gubbio era stato avvicinato dall’ex calciatore Alessandro Zamperini il quale gli aveva offerto 200mila euro perche’, con altri compagni, manipolasse la partita. Il giocatore del Gubbio aveva opposto un netto rifiuto e si era rivolto alla giustizia sportiva. Gli agenti di polizia l’hanno quindi sentito in un secondo tempo e questo e’ uno degli elementi a carico di Zamperini, anch’egli arrestato.

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Alberto Francavilla