Violenza sessuale: cestista David Moss rischia processo, scontro pm-Gup

Il cestista David Moss (Foto LaPresse)

ROMA – Il cestita della Montepaschi di Siena, David Moss, rischia ancora il processo per violenza sessuale. E sul suo caso c’è uno scontro tra pm (che vorrebbe archiviare il tutto) e giudice (che invece vuole andare a fondo nella questione).

Il gup Silvia Cipriani ha respinto la richiesta del Pm Vincenzo Ferrigno di archiviazione. E’ stata disposta l’imputazione coatta per l’ala piccola della Montepaschi Siena, che era stato denunciato da una hostess della Lufthansa nell’ottobre 2010. A questo punto, al pm, toccherà chiedere entro dieci giorni il rinvio a giudizio. Poi la parola passerà ad un altro giudice, che dovrà decidere se rinviare a giudizio il gicoatore (difeso dall’avvocato Lorenzo Storelli) o archiviare l’inchiesta.

I due si erano conosciuti sul volo Monaco-Firenze che riportava la squadra in Toscana da un’amichevole giocata, Polonia. Secondo quanto raccontato dalla ragazza alla Polizia, il 28enne campione statunitense l’aveva invitata nella famosa discoteca fiorentina Yab per trascorrere la serata insieme. Lei, dopo un primo rifiuto, avrebbe accettato. Erano usciti dal locale, intorno alle 3,30. La telecamera li aveva ripresi mentre camminavano mano nella mano verso l’auto di Moss, parcheggiata vicino in piazza Strozzi. Lì secondo l’accusa Moss avrebbe costretto l’hostess a un rapporto sessuale. La ragazza si era poi presentata all’ospedale di Careggi, dove un medico avrebbe constatato escoriazioni nelle parti intime e segnalato il caso alla Polizia. Moss ha però sempre negato la violenza, affermando che il rapporto c’era stato col pieno consenso della ragazza.

 

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