Delneri e Conte dalla parte di Marcello Lippi

Delneri difende Lippi

Le dichiarazioni di Marcello Lippi, post Italia-Cipro, hanno dato vita ad un autentico polverone mediatico.

Molti gli addetti ai lavori dalla parte del commissario tecnico, molti quelli contrari al Ct.

Il primo a prendere le difese di Marcello Lippi è l’allenatore della Sampdoria Luigi Delneri:

«Ogni allenatore ha il sacrosanto diritto di difendere il proprio gruppo. Dipende dallo stato d’animo di ognuno:

lui l’ha fatto in maniera chiassosa ma abbastanza nella logica di uno che guida un gruppo di lavoro. Alla fine parlano i risultati e l’Italia non ha niente da rammaricarsi di quello che ha fatto fino ad ora.

Penso che gli azzurri abbiano fatto tutto quello che dovevano. Il ct ha qualche dovere in più nello spiegare le scelte? Siamo tutti non dico obbligati a farlo ma quasi.

Penso ci sia una sorta di rapporto di collaborazione: gli opinionisti fanno delle domande e gli allenatori rispondono per quanto possibile. Possiamo tutti avere idee diverse come ad esempio sul caso Cassano, però è giusto che un allenatore scelga chi ritiene più opportuno alla sua causa.

Cassano collabora attivamente, lavora, ha cinque anni in più e vive in un ambiente che gli dà più tranquillità. Lui è uno che si pone bene: meriterebbe come tanti altri di andare in nazionale, ma l’allenatore fa le sue scelte e deve essere rispettato».

Antonio Conte, allenatore dell’Atalanta, sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda di Delneri: «Lippi per me rimane comunque un maestro. Lo conosco molto bene: con lui ho vinto tutto. Il suo sfogo ci può anche stare.

Lui ha ricordato una cosa molto importante che spesso ci si dimentica: questa è una squadra che ha vinto il Mondiale e che andrà in Sudafrica per difendere il titolo.

Quattro anni fa erano tutti eroi e tutti grandi, adesso, solo per la mancata convocazione di qualche giocatore, si incrina il rapporto con gli azzurri. La Nazionale è in buone mani e sono convito che faranno un grande torneo».

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