La Questura di Roma ha notificato provvedimenti di Daspo a 20 tifosi responsabili degli scontri avvenuti dentro e fuori lo stadio Olimpico in occasione del derby Lazio-Roma del 18 aprile scorso.
Le indagini svolte dalla polizia hanno permesso di individuare 20 persone appartenenti alle due tifoserie che hanno partecipato con responsabilità diverse a situazioni di tensione; nei loro confronti pertanto, sono stati adottati dei provvedimenti di arresto come previsto dalla normativa inerente i cosiddetti “reati da stadio”.
Per arginare i comportamenti violenti delle tifoserie ultrà sono stati emessi dal Questore di Roma, Giuseppe Caruso, i provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive della durata massima consentita dalla legge (5 anni), e nella loro forma più incisiva, ovvero con l’obbligo di presentazione alla polizia Giudiziaria. In totale sono state sedici le persone arrestate, di cui 10 in flagranza di reato e sei in applicazione della “flagranza differita”, mentre quattro sono state le denunce in stato di libertà.
Prima dell’inizio della partita, nel corso dei controlli, i poliziotti hanno anche sequestrato un ingente quantitativo di armi improprie nascoste all’interno del bagagliaio di una vettura parcheggiata fuori dallo stadio, in uso ad un tifoso laziale che è stato individuato ed immediatamente arrestato; anche nei suoi confronti è stato disposto il provvedimento del Daspo.