Il ciclista italiano Riccardo Riccò, accusato di essersi dopato con Epo nel Tour de France 2008, è stato condannato oggi dal tribunale di Foix a due mesi di carcere con la condizionale. Secondo quanto riporta l’agenzia ApCom il ciclista è stato inoltre condannato al pagamento di 3.000 euro di ammenda e al versamento di ulteriori 3.000 euro per il risarcimento di danni e interessi. A quattro giorni dall’inizio del Tour de France 2010, la condanna per doping contro Riccardo Riccò suona come un avvertimento ai ciclisti che si preparano a partire da Rotterdam sabato prossimo.
Dopo l’esclusione dal Tour di due anni fa, corsa che vide Riccò mettere a segno due successi sbalorditivi in tappe di montagna prima della positivita al Cera (l’epo di ultima generazione) , il corridore modenese si disse innocente di fronte ai magistrati negando di avere fatto ricorso a sostanze dopanti. Il ciclista, inizialmente sponsorizzato quale grande nome nuovo del movimento italiano, successivamente ammise le sue responsabilità subendo un squalifica di due anni poi ridotta a 20 mesi grazie l’atteggiamento collaborativo dell’atleta.
Sull’entità della squalifica di Riccò pesò anche la frequentazione con il medico Carlo Santuccione, già radiato per doping dal Coni e avvicinato anche a Danilo Di Luca, ex vincitore del Giro d’Italia squalificato più volte per doping.