LOSANNA – Il tribunale arbitrale dello sport ha confermato oggi la squalifica di due anni per l’azzurro di pallanuoto Andrea Mangiante, respingendo il ricorso presentato dall’ atleta contro la decisione del tribunale nazionale antidoping del Coni.
Mangiante, che era stato squalificato per avere manifestato un rapporto testosterone/epitestosterone più alto del consentito, resta dunque sospeso fino al 4 luglio 2012. Mangiante è stato anche condannato alle spese processuali.
”L’appello presentato il 28 luglio 2010 da Andrea Mangiante contro la decisione del Tribunale nazionale antidoping (del Coni) respinto”, recita il primo punto della ”sentenza arbitrale” emessa oggi dal Tribunale arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna e firmata dal suo presidente, Jean-Philippe Rochat.
Il testo della sentenza così prosegue: ”2. La decisione resa il 5 luglio 2010 dal Tribunale nazionale antidoping (del Coni) e’ confermata. 3. Andrea Mangiante e’ sospeso per un periodo di due anni con inizio il 5 luglio 2010. 4. Le spese di arbitrato, il cui computo sarà comunicato separatamente alle parti dalla segreteria del Tribunale arbitrale dello Sport, saranno interamente sostenute da Andrea Mangiante. 5. Ciascuna parte sosterrà le sue proprie spese provocate dal presente procedimento. 6. Qualsiasi altra pretesa è respinta”. Ricostruendo nei dettagli – in un testo di 31 pagine – l’iter della vicenda prima di giungere al dispositivo della sentenza, il Tas ricorda tra l’altro che il pallanuotista della Pro Recco e della Nazionale italiana, nato a Chiavari (Genova) 34 anni fa, fu sottoposto ad un esame antidoping il 18 luglio 2008, nel corso di un raduno azzurro, ad opera del comitato di controllo del Coni e che le analisi rivelarono nel campione di urina un rapporto testosterone/epitestosterone non consentito (superiore a 4).
Prima di tale esame, rileva il Tas, Mangiante aveva subito parecchi controlli antidoping, non risultando mai positivo. Il 6 agosto 2008, Mangiante fu sottoposto ad un nuovo controllo antidoping durante le Olimpiadi di Pechino. Le analisi, effettuate dal laboratorio antidoping di Pechino e il cui risultato fu ricevuto l’1 settembre 2008 dal Coni, rivelarono nuovamente un rapporto testosterone/epitestosterone superiore a 4. Lo stesso avvenne per un campione prelevato il 25 marzo 2009, in occasione del match Brescia-Pro Recco. Negativo fu invece il risultato delle analisi del campione prelevato il 16 maggio 2009, in occasione di Foligno-Pro Recco; come pure negativo fu il controllo antidoping cui Mangiante fu sottoposto il 30 luglio 2009, in occasione del Mondiali di nuoto di Roma.