ROMA – Doping, sanatoria su Meldonium. Il salva-Sharapova per Rio?. Una decisione di quelle che, a quattro mesi dalle Olimpiadi, non possono che lasciare perplessi. E’ infatti in arrivo una ‘sanatoria’ sui casi di doping del meldonio, la sostanza di cui ha ammesso l’utilizzo tra le altre Maria Sharapova. Si tratta di un farmaco che da poco tempo è entrato nella lista dei prodotti proibiti e che è particolarmente diffusa soprattutto tra gli atleti provenienti dalla Russia.
Ad annunciare la probabile sanatoria è stata l’Agenzia Mondiale antidoping, precisando che alcuni dei 120 positivi “potrebbero evitare la sospensione” in mancanza di dati certi sulla tempistica di permanenza del farmaco nell’organismo: a usufruire della sanatoria sarebbero gli atleti che hanno cominciato ad assumere il meldonio prima di inizio 2016, quando la sostanza e’ stata inserita nella lista proibita.
Una decisione, quella della Wada, che è difficile non leggere in chiave politica. Tra 4 mesi ci sono i Giochi a Rio e il peso sportivo e politico della Russia è determinante per la riuscita dei giochi. Quanto alla Sharapova lei stessa ha ammesso di aver preso il Meldonium per anni, ben prima del 2016. Il suo profilo, insomma, è tra quelli che rientrerebbero in corsa per i giochi. Ci saranno, per questo, non poche polemiche.
Scrive la Stampa:
Il ministro dello sport russo Vitaly Mutko, che recentemente aveva ammesso come 40 sportivi russi avevano fallito il test antidoping per meldonium, tra cui la star del tennis Maria Sharapova e la nuotatrice Yulia Efimova, ha accolto con favore la decisione. «Il ministero dello Sport russo sostiene e accoglie con favore la decisione presa dalla WADA, perché ha mostrato volontà di comprendere la situazione», ha detto Mutko. «Sono pronti a studiare quanto tempo servirà perchè il meldonium venga eliminato dal corpo di un atleta. La WADA ha dimostrato imparzialità ed obiettività nella lotta contro il doping», ha concluso.