
SAN PIETROBURGO – “I giocatori dello Zenit corruppero un arbitro per passare un turno di Coppa Uefa”. Lo denuncia l’ex calciatore norvegese Erik Hagen, che giocò nella squadra di San Pietroburgo dal 2005 al 2008, in un’intervista al giornale norvegese “Vg”.
“Versammo tremila dollari a testa per l’arbitro, che uno di noi conosceva – ricorda il giocatore – e ne intascammo 12mila come premio partita. Il direttore di gara annullò quattro gol per fuorigioco”.
Il norvegese dà poi ragione al connazionale Jorgen Jalland, ex Rubin Kazan, sul fatto che la corruzione fosse frequente anche nel campionato russo e rivela di come gli arbitri aiutarono lo Zenit a vincere il campionato del 2007. “Non so che dire delle ultime dieci partite di quella stagione ma tutte le decisioni degli arbitri erano a nostro favore – aggiunge – Fu vergognoso”.
Le accuse di corruzione nei confronti dello Zenit non sono nuove: nel 2008, quando arrivò la storica conquista della Coppa Uefa, in Germania fu aperta un’indagine – poi archiviata per mancanza di prove – sui soldi che la mafia russa avrebbe versato al Bayern per perdere la semifinale di Coppa Uefa.