Euro 2012, Serbia-Italia: trionfa lo sport a Belgrado

BELGRADO – La Serbia che questa sera contro l'Italia cerchera' di restare in corsa per la partecipazione all'Europeo di calcio in Polonia e Ucraina attraversa un momento magico in campo sportivo.

La lunga striscia positiva di vittorie e successi della Serbia ha preso il via lo scorso dicembre con la conquista a Belgrado della sua prima Coppa Davis a spese della Francia.

Un trionfo che ha avuto come protagonista assoluto Novak Djokovic, nuova stella del tennis mondiale balzato quest'anno in testa alla classifica Atp dopo aver vinto tre titoli del Grande Slam (Us Open, Wimbledon, Open di Australia) e sette tornei Master (Indian Wells, Miami, Madrid, Roma, Montreal, Dubai, Belgrado).

Nella pallavolo, la Serbia e' diventata padrona d'Europa aggiudicandosi i titoli continentali sia nel torneo maschile (a Vienna a spese dell'Italia) sia in quello femminile (domenica scorsa a Belgrado contro la sorprendente Germania), ripetendo la prestigiosa doppietta messa a segno l'ultima volta dalla Russia vent'anni fa. La nazionale serba maschile di pallanuoto e' andata vicinissima quest'anno a un nuovo titolo mondiale (gia' conquistato nel 2009), battuta in finale dall'Italia, mentre il Partizan resta una potenza continentale con sette titoli europei. Il basket, altro sport di punta della Serbia e di tutti gli altri paesi della ex Jugoslavia, ha fatto invece registrare una prestazione non del tutto all'altezza quest'anno, con la nazionale di Ivkovic giunta solo ottava agli Europei in Lituania. Ma il palmares e' invidiabile: come ex Jugoslavia (poi Serbia-Montenegro) ha conquistato un oro alle Olimpiadi, cinque titoli mondiali, otto europei, e come Serbia una medaglia d'argento all'Europeo del 2009. E' stata una lunga estate di trionfi e soddisfazioni sportive per i serbi, un popolo fiero e orgoglioso che nelle imprese dei suoi campioni ritrova la propria identita' (che spesso sfocia nel nazionalismo), contrapposta a una situazione di evidente frustrazione sia per l'isolamento a lungo patito in Europa per via delle guerre sanguinose sia per i tempi lunghi che caratterizzano l'integrazione europea della Serbia, prima per la lunga latitanza di Ratko Mladic e Goran Hadzic (gli ultimi due criminali di guerra richiesti dalla giustizia internazionale) e ora per le nuove tensioni in Kosovo. Contro gli Azzurri i serbi giocano stasera per conquistare i tre punti che spianerebbero la strada a Stankovic e compagni ai playoff per l'Europeo, mantenendo viva per la Serbia la speranza di restare nell'elite del calcio continentale.

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