MARSIGLIA – L’inizio di Europeo è di quelli da incubo, almeno a Marsiglia. E stavolta non c’entra, per fortuna, il terrorismo. C’entrano invece Gli hooligans a Marisiglia, dove la loro nazionale giocherà in questo girone, sono arrivati con le peggiori intenzioni. L’inizio è da bollettino di guerra: sono già due le notti di incidenti scontri e caos. E nulla lascia pensare ad una situazione destinata a migliorare nel breve. La situazione, però, come spiega la Gazzetta dello Sport, è più complessa, e non è soltanto questione di hooligans:
La prima certezza è il caos: Marsiglia ha vissuto la seconda notte di scontri e di devastazione. La seconda certezza è che gli hooligans inglesi, presenti in forma massiccia – almeno trentamila -, benché ubriachi anche perché non è stato predisposto nessun divieto alla vendita di bevande alcoliche, non sono gli unici responsabili di quanto sta accadendo nella città più difficile della Francia, dove la profonda crisi economica, i problemi legati all’immigrazione e una consistente comunità musulmana – duecentomila persone – contribuiscono ad aggravare la situazione. Dietro gli scontri che hanno insanguinato l’area del Vieux Port ci sono infatti anche bande di tifosi locali, dell’Olympique Marsiglia, uniti in una strana alleanza con i giovani stranieri.
Sono state queste ronde a scatenare di nuovo il caos ieri sera, con raid improvvisi, a caccia di inglesi ubriachi. Gli hooligans, che hanno occupato militarmente i pub, tappezzati con le bandiere e gli striscioni, hanno risposto alle provocazioni. Un bar è stato dato alle fiamme, un tifoso inglese è stato buttato in mare. È stata una vera guerriglia urbana: tavoli sfasciati, sedie usate come armi contundenti, bottigliate, cinghiate, risse da fronte del porto. La polizia francese è stata costretta ad intervenire ed usare i gas lacrimogeni.