Quando Clint Dempsey si è coordinato dal limite dell’area juventina disegnando la parabola che ha scavalcato il povero Chimenti siglando il 4-1 del Craven Cottage (ed estromettendo la Vecchia Signora dall’Europa) tutti hanno ricordato una rete simile realizzata da Huntelaar in campionato a Catania: un pallonetto davvero straordinario…
Ma se il gol dell’attaccante olandese del Milan in quell’occasione era certamente voluto, lo stesso non si può dire della prodezza dello statunitense del Fulham, come ha ammesso lo stesso giocatore dopo la partita di Londra: “Ho pensato ‘Che Diavolo!’, ho cercato di calciare il pallone verso il secondo palo ed è entrata! Nove volte su dieci va male, ma in qualche occasione vale la pena di correre il rischio”.
È andata benissimo a Dempsey, molto meno bene alla Juve, che ora deve rituffarsi nel campionato per agguantare quel quarto posto che appare come l’ultima ancora di salvezza in una stagione devastata da risultati deludenti e infortuni, ultimo della lista il nuovo stop di Iaquinta per un problema alla schiena, che costringerà il 30enne di Crotone a un nuovo rallentamento nel processo di recupero del miglior stato di forma.
D’altra parte sappiamo bene che se c’è un’equazione che funziona benissimo nel calcio è proprio la Legge di Murphy… No, non il capitano del Fulham; o almeno, non proprio…