L’Europa, anche quella B, si allontana sempre piu’ per la Juventus che non sa vincere fuori dalle mura italiane. E’ stato pari anche a Salisburgo, il fanalino di coda del girone di Europa League, che ha anche rischiato di conquistare i tre punti.
E adesso i bianconeri devono vincere tutte e tre le partite del ritorno per essere sicuri di qualificarsi. La squadra di Del Neri ha regalato il peggior primo tempo della sua stagione, facendosi mettere sotto dalla vivace ma modesta squadra austriaca e regalandole letteralmente il gol del vantaggio con Grygera e Bonucci.
Nella ripresa e’ andata meglio solo grazie all’innesto di Krasic, che dopo due minuti ha fatto pari, ma poi, a meta’ tempo, si e’ letteralmente divorato il gol del raddoppio, che comunque non avrebbe rispecchiato l’andamento della gara, perche’ i padroni di casa allo scadere hanno trovato un Manninger miracoloso a sventare un gol sicuro e ci erano andati vicini in precedenza con Svento, la spina nel fianco bianconera e con Letgeb. Nella bruttissima Juve di stasera, poco o niente da salvare: di nuovo male la difesa, con Bonucci e Grygera inconsistenti e distratti, male il centrocampo dove sono naufragati ancora una volta Pepe e Martinez ed e’ curioso che proprio le fasce, i capisaldi del gioco di Del Neri, siano i punti deboli; ma e’ andato male l’attacco che con Amauri completamente fuori palla non sfrutta i guizzi di Krasic, ma in alcuni casi si e’ rivelato anche dannoso.
D’altronde il reparto non puo’ vivere solo di Del Piero, che pure questa sera ci ha provato. Passi indietro anche nella costruzione del gioco e nella concentrazione, che fanno riflettere sulla effettiva utilita’ di questa coppa e sui movimenti urgenti di mercato cui dovra’ ricorrere la societa’ per rattoppare le delusioni. Con il City che fugge e i polacchi del Lech che possono sfruttare il campo di casa per lo spareggio con la Juve per il secondo posto, la situazione non e’ allegra e il morale torna basso.
Del Neri spera almeno di non pagare domenica a Bologna la fatica di stasera: il Salisburgo non e’ certo il Barcellona, perche’ vivacchia al settimo posto in classifica nel campionato austriaco, ma ha corso piu’ dell’avversario per tutta la partita e si poteva battere solo con giocate di livello superiore, che la Juventus di oggi non ha nei piedi, tranne in due uomini, Krasic e Del Piero. Ma non sono bastati.