Europa League, Lazio affondata da Simeone, 1-3 in casa: quasi eliminata

ROMA, 16 FEB – Torna da ex e punisce la sua amata Lazio. Olimpico da sogno anche sulla panchina dell'Atletico Madrid per Diego Simeone che nel suo esordio europeo all'insegna dell'amarcord si prende passerella e una vittoria fuori casa che vale piu' di un piede agli ottavi di finale di Europa League.

La partita del cuore la vince, e pure bene, l'argentino, quattro stagioni e uno scudetto con la maglia bianconceleste, ora tecnico dei madrileni 'poveri': El Cholo infierisce 3-1 su una Lazio arrivata all'appuntamento con gli scontri diretti per l'Europa (mancava da nove anni) con la squadra ridotta ai minimi termini. Con una difesa inventata (assente Radu e Dias ancora non recuperato trascinato in panchina per fare numero), la Lazio si era illusa con il solito Klose, ma stavolta il tedesco non basta. Perche' poi c'e' spazio solo per gli spagnoli e la remuntada e' servita.

Lopez prima e la doppietta di Falcao, stella dell'Atletico, schiacciano i biancocelesti che ora a Madrid sono attesi da una prova disperata per cercare di non dire addio all'Europa. Simeone, il cui destino si incrocia ancora una volta con la Lazio, puo' gia' quasi festeggiare il passaggio di turno: del resto alla vigilia lo aveva detto 'tifo Lazio, ma vengo per vincere''.

Reja ha fatto quello che poteva con i pochi mezzi a disposizione, e mette in campo quelli che ha: a corto di uomini e con una panchina piu' virtuale che reale, il tecnico biancoceleste si affida a Klose unica punta, ma il vero interrogativo e' la difesa. E infatti il reparto arretrato, con Biava e Diakite' centrali, ha dimostrato da subito tutta la sua debolezza. Stesso modulo anche per gli spagnoli, con Simeone che scommette tutto sulla capacita' offensiva di Falcao.

E l'attaccante non delude, perche' passano appena 60 secondi ed e' proprio sui suoi piedi che si affaccia la prima palla gol della serata, ma va sopra la traversa. La Lazio pero' c'e' e al 15' ci prova Hernanes che regala un pallone a Klose, anticipato di pochissimo da Godin. Ma il tedesco aspetta l'occasione piu' ghiotta e al 19' firma la rete del momentaneo vantaggio dei padroni di casa: l'azione non e' da manuale, nasce da un tiro da fuori di Candreva, Courtois sbaglia sull'unico tiro pericoloso dei padroni di casa, non trattiene e sulla ribattuta l'attaccante tedesco si butta sulla palla e mette dentro il 14/o gol in biancoceleste.

La festa dura poco, perche' i varchi della difesa laziale sono sempre aperti: Diakite' si lascia scappare Lopez che raccoglie un assist di testa di Falcao. E' l'inizio della rimonta dell'Atletico: l'idea e' di Diego, Falcao anticipa Konko e segna il gol del vantaggio. La Lazio incassa: allo scadere resta a terra anche Biava, che non rientra nella ripresa. Al suo posto Reja manda in campo Stankevicius. Ma la musica non cambia. La Lazio e' in evidente difficolta': al 10' gli spagnoli si fanno pericolosi con Koke, salva Zauri. Al 13' ci prova Hernanes di testa, ma nulla di fatto. Il terzo dei madrileni e' nell'aria: ci pensa ancora Falcao che, complice la pessima copertura di Stankevicius, raccoglie un bell'assist di Lopez e festeggia il bis. Per la squadra di Reja il resto della gara e' un'agonia, perche' la palla e' sempre sui piedi dell'Atletico. Che sfiora la quarta rete al 30' con Arda Turan.

Nel finale l'Atletico pensa solo a gestire il vantaggio, la Lazio va avanti a fatica, ma senza successo. Una sconfitta pesante per la squadra di Reja, che in campionato viaggia alta in classifica: ma le risorse sono poche e bastano un po' di infortuni per metterla in ginocchio. Il cammino in Europa e' compromesso: la strada ora e' tutta in salita, perche' servira' un'impresa a Madrid per strappare gli ottavi. Simeone ha preso in mano l'Atletico da dicembre, ed era arrivato all'Olimpico senza subire un gol. Ora sogna da grande, lo fa da allenatore: lo strano incrocio del destino lo ha riportato su quel prato che in Italia gli ha dato gloria. ''Un giorno potrei tornare qui'' aveva detto: le emozioni dell'ex non lo hanno tradito. L'Atletico affonda la 'sua' Lazio e ipoteca il sogno del cammino europeo.

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Emiliano Condò