Titoli osannanti, come è tradizione in Spagna, sulla stampa dopo la vittoria di Fernando Alonso su Ferrari nel Gran Premio del Bahrein. «Sono venuto, ho visto e ho bevuto champagne» titola a tutta prima pagina Marca, parafrasando il ‘Veni, vidi, vicì di Giulio Cesare, sopra una foto di Alonso esultante dopo la vittoria.
«È già un mito» è il titolo del servizio nelle pagine interne. Il quotidiano sportivo di Madrid spiega che il pilota spagnolo «vince ed entra nella storia della Formula 1 e della Ferrari».
Prima di lui, precisa, solo Andretti, Mansell e Raikkonen avevano vinto all’esordio con la scuderia di Maranello.
A sostenerlo in Bahrein c’era anche re Juan Carlos, che poco prima della partenza, dopo avere abbracciato Alonso, avevano profetizzato, secondo Marca: «Fernando lo vedrò dopo, sul podio». Mundo Deportivo parla di un «super Alonso», Sport di un «inizio trionfale»; «Alonso suscita euforia con un inizio da sogno» aggiunge.
«Prima volta magistrale di Alonso con la Ferrari» è il titolo di As, che parla di «una corsa perfetta», da «gran maestro» della Formula 1. «Alonso e la sua squadra ci hanno fatto un enorme regalo, molto più importante della vittoria stessa: ci fanno sognare», scrive As.
Titoli di prima pagina con grandi foto del pilota anche sulla stampa generalista: Publico parla di «Prima sinfonia in rosso» e proclama che «Alonso è fra i 10 grandi della Formula 1».
«Alonso resuscita in Ferrari» è il titolo di prima di El Pais, che nelle pagine interne parla di un ritorno del «Dominio rosso». Abc, che titola anche sulla «Estasi di Alonso», spiega che «il pilota spagnolo entra alla grande nella storia della Ferrari, vincendo con autorità al suo debutto», mentre La Vanguardia afferma che «Alonso torna a regnare» e La Razon dedica alla vittoria dell’asturiano un titolo in italiano, in omaggio alla scuderia di Maranello: «Grandissimo!».
El Mundo in prima rende omaggio all’ «Inizio da Campione». Il tradizionale nazionalismo sportivo spagnolo spinge il grande quotidiano di Madrid a dedicare all’avvenimento anche l’editoriale di oggi, filosofando sul fatto che «La Formula una è la vetrina del progresso umano».