“Ho pensato varie volte al tema della vita in stato di grave malattia. Se capitasse a me preferirei passare ad un mondo migliore che vivere la vita di un vegetale”. Per Federica Pellegrini, la campionessa del nuoto tricolore, c’è qualcosa di più importante delle medaglie e dei successi collezionati negli ultimi dodici mesi. L’azzurra della piscina si è raccontata in un’intervista al settimanale Diva e Donna e ha parlato anche di eutanasia.
Per la nuotatrice di Spinea è stato un anno difficile, segnato dalla morte di due tra le persone più care: Alberto Castagnetti, suo tecnico e mentore, e la nonna, scomparsa soltanto due settimane dopo. “A ottobre – ha spiegato alla rivista – 12 giorni dopo la scomparsa di Alberto Castagnetti, è morta mia nonna. Stava malissimo da tempo, è stato meglio così. Ma per me è stata una batosta dietro l’altra”. Un momento difficile, “il più duro”, che la campionessa ha deciso di affrontare senza nascondersi dietro sorrisi di circostanza: “Non mi sento più sicura di niente”. Poi ha raccontato del nonno, da un anno in dialisi, e ha confessato di “essere pronta a staccare la spina di una persona cara, se me lo chiedesse”.
Infine gli impegni sportivi, le prossime Olimpiadi di Londra nel 2012. “E’ difficilissimo andare avanti senza la guida di Alberto. Ho davanti tre anni duri, fino alle Olimpiadi dove voglio arrivare a fare quattro gare: 100, 200, 400 e 800 stile libero. La paura più grande è che crolli questo grande sogno costruito con Alberto: i miei successi sono merito suo all’80 per cento”.
*Scuola di Giornalismo Luiss