“In questa fiction si racconta un perdente di successo che, anche senza vincere, e’ entrato nella storia – ha aggiunto Barbareschi – Rappresenta una grande metafora della vita che spinge a credere sempre in noi stessi. Questo messaggio e’ alla base del ruolo educativo delle fiction che la Rai deve continuare a trasmettere perche’ c’e’ ancora tanto da fare sia sul piano etico che su quello morale. Non si puo’ lasciare la comunicazione solo in mano a programmi come il Grande Fratello”. A sostenere la realizzazione de “Il sogno del maratoneta” e’ stato, per la prima volta nel campo cinematografico, l’Istituto per il Credito Sportivo che, come spiegato dal suo presidente Andrea Cardinaletti, “ha rafforzato cosi’ il binomio sport-cultura”. “E’ un percorso per noi nuovo ma dal forte valore significativo e simbolico – ha concluso il numero uno della banca dello sport -. Crediamo fortemente infatti che lo sport debba valorizzare e riscoprire i suoi valori autentici”.