Atletica: la storia di Dorando Pietri diventa una fiction con Lo Cascio

Le Olimpiadi di Londra si avvicinano sempre piu’. E, a distanza di oltre un secolo dall’edizione del 1908, il cinema italiano rende omaggio a un atleta entrato nella leggenda e nel mito del mondo del podismo proprio in quei Giochi: Dorando Pietri, capace di assurgere all’immortalita’ anche attraverso una sconfitta.

“Il sogno del maratoneta” e’ infatti il titolo del film per la tv, prodotto dalla ‘Casanova Multimedia’ di Luca Barbareschi e trasmesso nel 2011 sulla Rai, presentato a Roma presso l’Istituto per il Credito Sportivo che, con 40 mila euro, ha siglato una partnership per la realizzazione della fiction.

Fiction che raccontera’ la vita, la vittoria e la sconfitta dell’uomo e dell’atleta Dorando Pietri, interpretato sul piccolo schermo dall’attore Luigi Lo Cascio (nel cast figurano anche Alessandro Haber e Laura Chiatti) che conquisto’ Londra nel 1908 vincendo la maratona, ma che fu poi squalificato perche’ una volta arrivato allo stadio, stanco e disorientato, sbaglio’ strada e fu quindi aiutato dai giudici a riprendere il percorso giusto.

Le scene di quel maratoneta stremato scossero profondamente gli inglesi al punto che la Regina regalo’ a Pietri una coppa molto simile a quella assegnata al vincitore ufficiale della maratona, Johnny Hayes, che in realta’ giunse secondo. “La linea editoriale della Casanova Multimedia e’ sempre stata quella di trovare e raccontare le storie emblematiche di alcuni grandi personaggi italiani – ha spiegato Luca Barbareschi – Nel campo dello sport abbiamo scelto quella di Pietri perche’ l’atletica e’ in grado di trasmettere emozioni uniche, di emozionare attraverso gli sforzi e la fatica che nasconde”.

“In questa fiction si racconta un perdente di successo che, anche senza vincere, e’ entrato nella storia – ha aggiunto Barbareschi – Rappresenta una grande metafora della vita che spinge a credere sempre in noi stessi. Questo messaggio e’ alla base del ruolo educativo delle fiction che la Rai deve continuare a trasmettere perche’ c’e’ ancora tanto da fare sia sul piano etico che su quello morale. Non si puo’ lasciare la comunicazione solo in mano a programmi come il Grande Fratello”. A sostenere la realizzazione de “Il sogno del maratoneta” e’ stato, per la prima volta nel campo cinematografico, l’Istituto per il Credito Sportivo che, come spiegato dal suo presidente Andrea Cardinaletti, “ha rafforzato cosi’ il binomio sport-cultura”. “E’ un percorso per noi nuovo ma dal forte valore significativo e simbolico – ha concluso il numero uno della banca dello sport -. Crediamo fortemente infatti che lo sport debba valorizzare e riscoprire i suoi valori autentici”.

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