ZURIGO – Uno, Sepp Blatter, “perdona ma non dimentica” e denuncia “la campagna d’odio” contro di lui. L’altro, Michel Platini, lavora al clamoroso scisma, quello che potrebbe portare l’Europa (ovvero la Uefa) fuori dal governo del calcio mondiale (la Fifa). Il giorno dopo la controversa e per certi versi inspiegabile rielezione di Sepp Blatter a presidente della Fifa come prevedibile le acque non si calmano.
Non potrebbe essere altrimenti vista l’ostentata e surreale normalità con cui la Fifa ha provveduto a rieleggere (per la quinta volta) il suo presidente nonostante lo scandalo corruzione culminato, fino ad ora, con sette arresti tra cui due vicepresidenti. Blatter, però, non fa una piega. E il pensiero ora corre alle possibili ritorsioni che il signore del calcio potrebbe mettere in pratica dopo la rielezione. La prima, la più temuta a breve termine, non c’è stata: le squadre europee per i prossimi mondiali non caleranno.
Ma le prossime settimane per la Fifa saranno decisive. Sotto molti punti di vista. Prima di tutto quello giudiziario visto che dagli Usa si premurano di far sapere che l’inchiesta è appena agli inizi e che altri colpi di scena sono probabili. Blatter, però, si gode l’appoggio di Vladimir Putin (ovvio, visti i Mondiali in Russia 2018) e nelle sue prime dichiarazioni alla tv svizzera Rts dopo la rielezione attacca a testa bassa:
“Da parte dell’Uefa e del suo presidente c’è stata una vera e propria campagna d’odio. Io perdono tutti, ma non dimentico. Tuttavia bisognerà avere rapporti con Platini. La Fifa non può sopravvivere senza l’Uefa e viceversa. Stati Uniti e Inghilterra erano candidate a ospitare le Coppe del Mondo deiPe prossimi anni e hanno perso nulla mi toglierà dalla testa che i loro attacchi siano solo delle coincidenze. Se gli Usa hanno a che fare con reati che riguardano cittadini americani li arrestino lì, e non a Zurigo dove si sta svolgendo un congresso”.
Quello di Blatter è un monologo in cui il presidente spiega di essere l’uomo giusto per risolvere i problemi. Non solo. Blatter pretende di accreditasi come attivo nel fare pulizia contro la corruzione in Fifa:
“Il comitato esecutivo è con me, ha confermato la sua unità e di voler lavorare con le istituzioni, con tutti gli enti coinvolti, il comitato etico, le associazioni, tenteremo in questo modo di evitare che si ripetano fatti come questi in futuro. Il congresso ha detto che sono l’uomo che può risolvere i problemi della Fifa: rimetteremo in rotta la nave per riportarla in acqua tranquille”.
Passano pochi minuti e arriva la replica di Platini. Ed è una replica col botto. Il presidente Uefa non esclude di uscire dalla Federazione internazionale come protesta contro la conferma di Blatter:
“Io rappresento la Confederazione europea. Ci ritroveremo in occasione della finale di Champions il 6 giugno a Berlino, discuteremo e vedremo il da farsi”.