TORINO – La Fiorentina tenta l’impresa nello Juventus Stadium inespugnabile. E’ fiducioso Vincenzo Montella, per nulla deluso dall’esito del fresco precedente contro i bianconeri, o-1 domenica scorsa in campionato. Riparte proprio da lì, dal secondo tempo giocato mettendo i brividi a Conte .
“E’ stata una prova di forza – è l’analisi del tecnico viola – poche squadre hanno saputo giocare come abbiamo fatto noi domenica in casa della Juventus. Abbiamo dato la dimostrazione di potercela giocare. Dobbiamo – incalza Montella – avere coraggio e crederci. Abbiamo la consapevolezza della forza della Juve, ma è stimolante provare a battere ed eliminare i bianconeri”.
I numeri certo dicono Juve. “Se ha 20 punti (in realtà 27, ndr) in campionato, probabilmente vuol dire che è più forte di noi, ma non sempre vince il più forte – ha ribattuto il tecnico viola a Conte secondo il quale la Fiorentina non ha più nulla da chiedere al campionato – Al contrario abbiamo molto da chiedere ancora dobbiamo giocarci qualche chance, sfrutteremo ogni risorsa ed energia ci teniamo molto anche alla Coppa Italia e all’Europa League”. Nella Fiorentina rientra Borja Valero, nella Juve Pirlo e Montella scherza:
“Al posto di Conte l’avrei fatto riposare ancora una partita. Quanto a Borja Valero, che è anche diventato papà, spero che sia tranquillo e sereno”. Non è la prima volta che Fiorentina e Juve si affrontano in Europa – il precedente in Coppa Uefa nel’ 90 – e la sfida promette scintille: “Potrebbero non bastare neppure 180′ – dice Montella – non faremo calcoli, è impossibile farli, specie con avversari del calibro della Juventus. E’ ovvio che speri di fare un gol, mi piacerebbe anche vincere con due gol di scarto- ridacchia il tecnico viola – ma se ultimamente abbiamo segnato meno rispetto alla nostra media non è colpa del modulo. Non si cambia, al più si fanno degli accorgimenti “.
Tra i viola in dubbio Savic, che oggi non si è allenato, probabile la coppia d’attacco Matri-Ilicic. il primo è un ex bianconero: “E’ la terza volta che gioco a Torino quest’anno (una con il Milan , ndr), l’emozione sarà ‘normale’ . Un gol da ex? È ovvio che mi piacerebbe”. Quel che non si augura nessuno sono cori e striscioni offensivi: “Anche se dal campo spesso non c’è ne accorgiamo – dice Montella – mi auguro che non si ripetano più. La rivalità è il sale dello sport e se vissuta bene è divertente”. .