Serie A, settima vittoria consecutiva per la Roma: 3-0 all’Inter

Milano è giallorossa, l’esultanza della Roma dopo la vittoria contro l’Inter (LaPresse)

ROMA – La Roma ha vinto 3-0 contro l’Inter a Milano e ha consolidato il suo primato in classifica grazie a sette vittorie in altrettante partite.

La Roma è andata in gol con Francesco Totti, autore di una meravigliosa doppietta, e con Alessandro Florenzi. 

Nell’altro anticipo della settima giornata di Serie A, l’Atalanta ha vinto 1-0 in casa del Chievo Verona grazie ad una sforbiciata di Maxi Moralez.

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INTER-ROMA 0-3, gol: Francesco Totti 19′ e 40′ su rigore, Alessandro Florenzi 44′   

A questo punto il vero problema per Garcia sarà frenare l’euforia dell’ambiente giallorosso.

La Roma nel big match della settima giornata contro l’Inter infatti si scatena e chiude già virtualmente la partita dopo 45 minuti di calcio spettacolare e ad altà intensità.

Un 3-0 senza appello, in casa dell’Inter, che vale la settima vittoria consecutiva e un percorso finora netto in campionato. Impossibile a questo punto non parlare di scudetto. Nonostante il 3-0, I nerazzurri paradossalmente non escono ridimensionati del tutto dal pesante ko.

Perché la squadra di Mazzarri ha comunque fatto la partita nel primo tempo, centrando un palo con Higuain sull’1-0 e subendo il 2-0 del rigore di Totti per un fallo di Pereira su Gervinho in realtà appena fuori dall’area.

Nella ripresa, nonostante il passivo difficile da recuperare e con la Roma ben organizzata in difesa, la squadra di Mazzarri ha continuato fino alla fine ad attaccare, senza mai tuttavia perforare una difesa giallorossa parsa anche stasera imperforabile.

L’avvio di gara è giocato su ritmi forsennati da entrambe le squadre, che non si barricano e si affidano a veloci ripartenze da una parte e dall’altra.

Il vantaggio per i giallorossi lo firma capitan Totti, che al 19′ su suggerimento all’indietro di Gervinho trova il varco giusto per trafiggere Handanovic con una tiro da fuori tanto preciso quanto potente. I padroni di casa non sembrano accusare il gol subito e attaccano con una certa insistenza. Guarin con uno dei suoi tiri centra in pieno il palo al 25′, con De Sanctis immobile e battuto.

Un minuto dopo tocca ad Alvarez impensierire gli ospiti, ma il suo colpo di testa finisce tra le braccia di De Sanctis. La Roma bada a ripartire in contropiede, con un Gervinho letteralmente scatenato che fa impazzire la difesa nerazzurra. Proprio in una di queste ripartenze Pereira ferma irregolarmente l’attaccante ivoriano, probabilmente pochi centimetri fuori dall’area di rigore. Tagliavento comanda il penalty e Totti al 40′ realizza la propria doppietta personale.

L’Inter è piegata, ma il colpo del ko arriva in chiusura di tempo, al 44′, sull’ennesimo contropiede giallorosso. Strootman recupera palla e serve Florenzi sulla destra, il centrocampista entra in area e trafigge con un diagonale perfetto l’incolpevole Handanovic.

Mazzarri tenta il tutto per tutto nella ripresa inserendo Icardi per Pereira, ma è ancora la Roma a sfiorare il quarto gol con Florenzi, che in mezza girata obbliga Handanovic al primo vero intervento della serata.

Al 28′ Gervinho si invola in solitaria verso la porta, ma la sua conclusione rasoterra viene deviata ancora da Handanovic, che salva la sua squadra da un passivo più pesante.

L’undici di Mazzarri non cede alla ricerca almeno del gol della bandiera, che arriverebbe anche di testa con Ranocchia, ma il difensore viene punito per una carica su De Sanctis. Nel finale viene espulso Balzaretti, a risultato ormai acquisito. E’ apoteosi Roma, che continua a guardare tutti dall’alto verso il basso e non vuole smettere di sognare.

INTER (3-5-1-1): Handanovic; Rolando, Ranocchia, Juan Jesus; Nagatomo, Guarin, Cambiasso, Taider, Pereira; Alvarez, Palacio. All. Mazzarri.

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Gervinho.

CHIEVO-ATALANTA 0-1, gol: Moralez 17′  

Una rete di Moralez, a secco da quasi un anno, regala all’Atalanta tre punti d’oro a Verona e la prima vittoria della sua storia al Bentegodi con i clivensi.

Fa festa l’Atalanta e piange amaramente il Chievo alla sua terza sconfitta stagionale, che forse avrebbe potuto evitare con maggiore attenzione dei suoi attaccanti e un pizzico di fortuna in piu’.

Un kappaò che apre la crisi clivense e inguaia decisamente Sannino: in riva all’Adige non si è soliti ai colpi di testa, ma la posizione del tecnico campano è diventata molto critica. Sannino lo aveva detto alla vigilia e quello che schiera contro l’Atalanta è un Chievo con diverse novità: in difesa getta nella mischia la coppia di centrali composta da Bernardini e Clainton, mentre a centrocampo si affida all’estro e alla fantasia di Bentivoglio.

Colantuono rimodella la difesa con Brivio a sinistra e capitan Bellini a destra, per il resto è la formazione attesa. Il Chievo deve riscattare la brutta prestazione di Catania e prova subito ad aggredire gli avversari: Paloschi da ottima posizione spreca una bella occasione, ma al primo vero affondo, al 16′, l’Atalanta passa in vantaggio.

Sul pallone gettato da Brivio Dramè si fa sorprendere da Raimondi, il pallone arriva a Moralez tutto solo che in girata al volo batte Puggioni. Il Chievo è ancora sotto, ma anche questa volta la reazione, così come era accaduto contro l’Udinese sempre al Bentegodi, non è da squadra in crisi.

I gialloblù confezionano un paio di ghiotte occasioni, la più clamorosa sui piedi di Estigarribia che servito da un bell’assist di Paloschi tutto solo davanti a Consigli calcia malamente sull’esterno della rete. Il problema per la compagine gialloblù è che il gioco resta monocorde, non c’è l’accelerazione che può mettere in difficoltà una squadra che, come l’Atalanta, si chiude con ordine e densità davanti alla propria porta. La ripresa, almeno in avvio, la musica non cambia: il Chievo ci prova, ma senza grande costrutto.

Reclama un penalty per un contatto tra Bellini e Thereau, poi è l’Atalanta prima con Raimondi e poi con Moralez a scaldare le mani a Puggioni. Per Sannino è tempo di cambiare, inserisce Pellissier al posto di Improta, spostando Thereau a fare il trequartista. E’ una mossa che non sembra dare frutti perche’ l’Atalanta si chiude arcigna a difesa della rete di vantaggio inserendo anche l’ex Yepes.

Il Chievo ha un Pellissier indomito; sua la palla più clamorosa del possibile pareggio, ma il colpo di testa dell’attaccante e’ toccato dal portiere e si stampa contro la traversa, mentre Lucchini e Brivio respingono poi la seconda conclusione della punta. L’assalto finale è veemente, le palle gol arrivano, ma il pareggio per il Chievo resta una chimera.

Sannino negli ultimi minuti getta in avanti pure Claiton e Cesar, ma non serve. A gioire sono i ragazzi di Colantuono.

Chievo (4-4-2): 1 Puggioni, 20 Sardo, 2 Bernardini, 12 Cesar, 93 Dramè, 10 Sestu, 9 Radovanovic, 27 Rigoni, 20 Estigarribia, 77 Thereau, 43 Paloschi. (18 Squizzi, 28 Silvestri, 33 Papp, 4 Claiton, 21 Frey, 56 Hetemaj, 15 Pamic, 7 Lazarevic, 9 Bentivoglio, 16 Improta, 14 Calello, 11 Samassa, 31 Pellissier, 90 Ardemagni). All: Sannino. Squalificati: nessuno. Diffidati: Rigoni e Sardo. Indisponibili: Dainelli.

Atalanta (4-4-1-1): 47 Consigli, 4 Scaloni, 2 Stendardo, 3 Lucchini, 6 Bellini; 77 Raimondi, 21 Cigarini, 17 Carmona, 10 Bonaventura; 11 Moralez; 21 Denis. In panchina: 37 Sportiello, 28 Brivio, 13 Canini, 33 Yepes, 93 Nica, 18 Baselli, 90 Kone, 61 Gagliardini, 23 Brienza, 11 Moralez, 89 Marilungo, 91 De Luca. All. Colantuono. Squalificati: nessuno. Diffidati: Stendardo. Indisponibili: Cazzola, Giorgi, Migliaccio, Del Grosso. Arbitro: Daniele Doveri di Roma.

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