ISTANBUL, TURCHIA – Il Galatasaray ha passato il turno di Champions per meriti sportivi ma anche per una furbata anti-Juventus.
Ne parla Fabio Licari in un articolo pubblicato sulle pagine de ‘La Gazzetta dello Sport’. Riportiamone alcuni passaggi.
“… quello che è successo a Istanbul sfiora i confini dello scandaloso. Anche chi ha visto la partita in televisione s’è accorto di uno strano «squilibrio» nel secondo tempo tra la metà campo destra, dove attaccava il Galatasaray, e quella sinistra, dove andava avanti la Juve. A destra il prato era abbastanza verde e la palla scivolava che era quasi un piacere. Dall’altro lato, invece, una palude di fango, oltretutto segnata da linee orizzontali, come piccoli canali. Strano, no?
Il motivo, purtroppo, è simile a quello denunciato invano l’anno scorso dall’allenatore del Cluj, Andone, sempre in Champions: sotto una forte pioggia, nell’intervallo la parte in cui attaccavano i romeni non era stata pulita, mentre l’altra sì. Così il Cluj non era riuscito a sviluppare un’azione che fosse una ed era stato raggiunto sull’1-1. Ieri è successa una cosa simile: dopo il quarto d’ora finale del primo tempo, nell’intervallo sono entrati in gioco gli spalatori, una decina, ben istruiti sui loro compiti, su ordine del direttore generale Lutfi Aribogan. E hanno «trattato» a dovere la zona sinistra, rendendola di fatto impraticabile. In effetti le azioni della Juventus erano come ingolfate da quei canali… “.