GENOVA, 26 APR – Dalla prima relazione della Digos di Genova sui fatti di Genoa-Siena emerge che fu l’attaccante rossoblu Giuseppe Sculli a convincere gli ultras della Gradinata Nord a smettere la loro protesta e far rimettere le maglie ai suoi compagni di squadra.
Nella sua relazione preliminare inviata nelle scorse ore in Procura dalla Digos precede di poche ore quella più accurata e precisa che arriverà sulla scrivania del procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce. L’indagine su quanto è avvenuto allo stadio Marassi domenica 22 aprile sarà affidata con ogni probabilità al pm Biagio Mazzeo.
In queste prime pagine, nelle quali non sono contenute foto o riferimenti filmati, la Digos ricostruisce in maniera minuziosa quando accaduto al Ferraris focalizzandosi sui vari comportamenti dei tifosi che hanno messo in atto la protesta, ma anche sugli steward, sui giocatori e i dirigenti del Genoa.
La Digos alla fine del primo dossier avanza anche le prime ipotesi di reato: vanno dalla violenza privata alle minacce, dal lancio di oggetti all’interruzione di manifestazione sportiva.