GENOVA, 27 APR – Dopo i daspo le denunce. Ci sono 12 indagati per i disordini provocati dagli ultra' del Genoa domenica scorsa al Ferraris, quando la gara col Siena venne sospesa perche' un gruppo di sostenitori rossoblu' minacciava l'invasione di campo e aveva chiesto ai giocatori di togliersi la maglia perche' ''indegni'' di portarla dopo il 4-0 che stavano subendo. Per il momento sono 12 ma potrebbero diventare di piu' nei prossimi giorni. Sono accusati di lesioni (per aver ferito uno steward), di violenza privata (per aver costretto i giocatori a togliersi le maglie) e di violazione delle norme di sicurezza sugli stadi (per aver invaso un settore diverso da quello assegnato in precedenza superando le barriere).
Gli indagati avevano ricevuto nei giorni scorsi anche il divieto di andare allo stadio (daspo) per cinque anni. Al momento i daspo sono 15 e gli indagati 12 perche' gli investigatori non avrebbero ancora individuato per tre responsabilita' in reati specifici, mentre il loro comportamento era stato ritenuto sufficiente per essere punito con l'allontanamento dallo stadio. Tra gli indagati ci sono due 'capi-popolo' Fabrizio Fileni, detto 'Tombolone', e Pier Marco Piellizzari, conosciuto come Cobretti e detto 'Cobra': sono i due ultra' che piu' a lungo sono stati sulla copertura del tunnel dello stadio e che hanno animato la rivolta del tifo. Il 'Cobra' e' il tifoso che ha parlato a lungo con Giuseppe Sculli, e al quale l'attaccante – che e' riuscito a far rientrare la protesta – ha detto: ''Marco, vieni tu a togliermi la maglia perche' io non me la tolgo''.
La frase e' contenuta nella relazione che la Digos questa mattina ha consegnato al procuratore capo Michele Di Lecce che adesso e' sul tavolo del sostituto procuratore Biagio Mazzeo che ha firmato gli avvisi di garanzia. Il gruppo degli indagati e' stato identificato con foto e video, anche quelli delle tv che trasmettevano la partita e che sono stati allegati alla relazione.
Nel rapporto che la Digos ha presentato alla procura e' scritto che ''gli ultra' erano diventati una massa critica incontrollabile, dal forte impatto fisico e psicologico su giocatori e polizia''. La relazione evidenzia anche che ''in altre occasioni si e' assistito all'assedio del varco dell'uscita dello stadio che ha aumentato il clima d'intimidazione verso la squadra''. La Digos scrive anche: ''La tifoseria ha gia' creato problemi piu' volte con comportamenti violenti sia verso le tifoserie avversarie, sia verso la polizia''. E vengono ricordati gli scontri durante Genoa-Milan del 2 dicembre e Genoa-Inter del 13 dicembre, quando un pullman dei sostenitori nerazzurri venne assalito. Poi la previsione di rischi per il futuro in caso di risultati non positivi per la squadra. ''Se la squadra non dovesse superare il momento critico gia' i prossimi incontri di campionato potrebbero offrire spunto di ulteriore violenza da parte della tifoseria''.
