Gervinho: “Lite con Spalletti? Non volevo tradire Garcia”

Gervinho nella foto Ansa

ROMA – Gervinho non ha più “né la motivazione né la voglia di restare in Europa”, e ha sentito il suo legame con la Roma rompersi con l’addio di Rudi Garcia, che lo ha lasciato “sorpreso e deluso”. Quindi ha scelto la Cina, e l’Hebei Fortune, perché “il progetto è interessante, il club è stato appena promosso e vuole crescere nel campionato”, ma anche per un maxi ingaggio tra 8 e 10 milioni di euro netti all’anno. “Non mentirò, il contratto che mi hanno offerto è enorme, ma se ti propongono così tanto è anche perché te lo meriti. Sta a me mostrare sul campo che sono all’altezza”, dice l’ivoriano a L’Equipe.
Ma l’esonero di Garcia “ha precipitato le cose… – aggiunge – Sono stato sorpreso e deluso perché, per me, non c’era motivo che non finisse la stagione. Malgrado tutto quello che si è detto, la squadra non era così male. Era ancora abbastanza ben piazzata per puntare a qualcosa”.

Gervinho sottolinea che per lui Garcia “era più di un allenatore. E’ lui che si è battuto per farmi venire a Roma. Avrei potuto restare dopo la sua partenza, il club voleva tenermi, ma ho detto ai dirigenti che avevo bisogno di stare bene con me stesso, e non era più così. Per me quando hanno messo fine al suo contratto, è stato come se avessero messo fine anche al mio. Non potevo più continuare”.
La sua scelta cinese, dichiara poi, potrebbe ora “aprire la strada ad altri giocatori che non avrebbero osato fare un tale passo prima”.

Gervinho ha iniziato alla grande la sua avventura cinese e ha segnato nella gara d’esordio con un bel dribbling sul portiere avversario ed un appoggio facile facile a porta vuota.

Gervinho nella foto Ansa
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Gervinho nella foto Ansa
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