ROMA – Sulley Muntari e Kevin Prince Boateng a casa. Cacciati dal ritiro del Ghana che oggi pomeriggio si gioca la permanenza al Mondiale e cacciati dalla Nazionale a tempo indeterminato. Cacciati, soprattutto, perché protagonisti di una rissa con il loro allenatore e con esponenti della Federazione calcio del Ghana.
Sono volati pugni, tanti. E vista la stazza dei due non è difficile immaginare che qualcuno si sia fatto male. Con una sequenza tra il comico e il grottesco: Muntari che prima prende a schiaffi un esponente della Federazione e poi lo insegue brandendo una bottiglia rotta. Una rissa, scrive il blog della Stampa “Effetto Capirinha” che nasce per i soldi. Premi qualificazione, precisamente.
La Federazione aveva promesso un super premio da 3 milioni alla squadra in caso di passaggio del turno. I giocatori hanno voluto vedere i soldi. Che non c’erano. Da qui hanno minacciato una cosa senza precedenti: sciopero. Significava tornare a casa senza giocare, e squalifica del Ghana per chissà quanto tempo.
A quel punto la Federazione ci ha messo una pezza: è partito un aereo con i soldi. Ma tardi. Quando la rissa era già scoppiata. E con il Ghana che si ritroverà ora senza Muntari (che oggi era comunque squalificato) e Boateng.