Il lupo รจ rimasto a bocca asciutta. La Russia campione olimpica e l’altra potenza dei Mondiali di ginnastica ritmica, la Bielorussia, si inchinano alle farfalle azzurre. L’Italia conquista l’oro nel concorso generale e conferma la vittoria iridata del 2009. Un trionfo tanto piรน importante perchรจ ottenuto ”nella tana del lupo”, come ha definito Mosca il presidente della Federginnastica Riccardo Agabio, che oggi festeggiava anche il compleanno.
Le quattro ragazze dell’Aeronautica militare – Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Daniela Masseroni ed Angelica Savrayuk – piรน Giulia Galtarossa (Ardor Padova) e Romina Laurito (Virtus Gallarate), hanno vinto con il punteggio di 55.525. Seconda la Bielorussia con 54.800, davanti alle padrone di casa russe, estremamente fallose in entrambe le esecuzioni, sul gradino piรน basso del podio con 52.42. Per l’Italia della ritmica รจ ย il terzo titolo mondiale, dopo quelli del 1975 (ma non c’erano i Paesi dell’est europeo) e del 2009. ”Vincere a Mie’ (Giappone, Mondiali 2009, ndr) fu un’impresa – ha detto il presidente Agabio -, ma confermarsi รจ sempre piรน difficile. Farlo in casa delle campionesse olimpiche poi รจ davvero incredibile. Questo e’ un gruppo eccezionale. Si sono preparate allo stremo questa estate per dimostrare tutto il proprio valore, soprattutto dopo l’argento europeo di Brema ad aprile”.
”Qualcuno le dava per spacciate, nella tana del lupo – ha proseguito -. Eppure non si sono fatte intimorire e si sono presentate come la squadra da battere, che, perรฒ, alla fine resterร imbattuta. Complimenti a tutte, alle atlete e alle allenatrici, Emanuela Maccarani in primis, con il suo staff di Desio e Follonica”. ”Eravamo molto concentrate – ha detto la capitana italiana, Elisa Santoni -, noncuranti delle pressioni ambientali. La Russia ha sentito il nostro fiato sul collo dopo il primo attrezzo. Siamo venute qui, nella tana del lupo, e abbiamo toccato il cielo con un dito. E’ il bis nella patria della ritmica, dove ha quasi il seguito del calcio in Italia”. E l’azzurra non dimentica le ultime Olimpiadi, quando l’Italia fu quarta in una gara vinta dalla Russia con un verdetto molto contestato: ”Pechino non si cancella. Quell’ingiustizia la portiamo sempre con noi. Un’ingiustizia che abbiamo reso ancor piรน evidente con questo doppio successo” in due Mondiali consecutivi. Ora altre due finali di specialita’, poi le vacanze, come sempre tutte assieme, a Djerba, in Tunisia.
